ITALIANO: "SPEZIA, ERRORE DI COMUNICAZIONE: MI SCUSO. PIATEK STA MEGLIO DI CABRAL"
Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola sono attesi dalla 25a giornata di campionato e l'avversario di turno è lo Spezia, reduce dal pareggio per 2-2 in trasferta contro la Salernitana nonché ex recentissima squadra dell'attuale mister gigliato. Dalla sala stampa "Righini" dello stadio Franchi ha preso come di consueto la parola il tecnico Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni:
Sulla partita di domani e il suo passato: "Non esiste... non può essere una gara come tutte le altre. Per me sono stati due anni indimenticabili, due anni fantastici... ho conosciuto persone straordinarie, dentro e fuori dal campo. Sarò per sempre grato a quella piazza, a quelle persone per ciò che è accaduto. Ne approfitto per dire che son dispiaciuto per come la gente vuole accogliermi: se c'è un errore che ho commesso è non aver comunicato alle persone che mi volevano bene quello che stava per accadere, quello che era cambiato... io mi assumo la responsabilità di non averlo comunicato, chiedo scusa a tutte le persone che si aspettavano questo tipo di comportamento, credo che sotto questo punto di vista crescerò molto. Sarò per sempre grato a Spezia".
Su cosa deve cambiare in trasferta e la distrazione Juventus: "La nostra testa in questo momento è solo alla partita di domani, abbiamo raccolto poco nelle ultime giornate, dobbiamo ripartire in termini di prestazione e punti. Siamo felici per la gara di Bergamo, avevamo preparato la gara molto bene e lo avevo notato dalla rifinitura. L'Atalanta in questi ultimi anni si è dimostrata una squadra fortissima. La gara di domani sarà molto difficile, per come sta lo Spezia e per come quello stadio spinge".
Su Maggiore, Gyasi e suoi altri ex giocatori che vorrebbe a Firenze: "Lo Spezia è diventato una squadra importante per giocatori così, che si sono responsabilizzati e sono divenuti dei leader. Sono giocatori che avranno un futuro importante, se la loro crescita sarà sempre così. Li saluterà volentieri, sono nel mio cuore. Sono felice per quello che stanno facendo".
Su Piatek: "Il ragazzo ha una voglia matta di essere decisivo, importante... vuole ritagliarsi un grande spazio nella Fiorentina. E' un ragazzo che se imparerà a giocare anche lontano dall'area, può allargare le sue vedute calcistiche: non può limitarsi solo agli ultimi 16 metri. Sa che deve mettersi a disposizione, ma è un professionista esemplare".
Sull'entusiasmo di Odriozola: "All'inizio non era il giocatore che ora vediamo tutti... va ricordato che lui alle spalle ha partite importanti, con club di valore. Deve far prestazioni come sta facendo. Si sta innamorando di tutto ciò che lo circonda, della città, dei tifosi... vederlo esultare in questo modo vuol dire che ha dentro lo spirito che tutti vogliamo ricercare".
Sulle assenza di centrocampo: "Abbiamo due assenze importanti... a Bergamo ho dato spazio a chi sarà presente anche a La Spezia, mi auguro che questo dia la spinta ulteriore a chi sarà disponibile domani. Tutti hanno le qualità per fare un'ottima partita".
Sulle difficoltà della partita di domani: "Sarà una gara come quella di Venezia, ci sarà grande ritmo ed intensità. Noi con la Lazio con la poca qualità nei piedi abbiamo perso la partita, dovremo essere molto più lucidi".
Su Amrabat: "Domani dovrà guidare il nostro centrocampo, per come organizziamo le pressioni quello è il suo pane: se inizia a verticalizzare di più lo può far bene. E' bravo nel conquistare la palla, domani ci sarà bisogno di velocità, di vedere prima il gioco. E' un giocatore forte, vuole dimostrare il suo valore e sono certo che la prestazione la farà".
Su Nico Gonzalez: "Ogni giocatore che viene sostituito ha sempre un motivo per essere contrariato... questo succedeva anche a me. Nico a Bergamo aveva preso due botte alla caviglia. Ora sta bene ed è tutto a posto, ma deve capire che siamo una squadra: il mister vuol rendere partecipi tutti. Lui è un giocatore di grande livello, non c'è alcun tipo di problema sotto questo aspetto".
Su Cabral: "Piatek è in grande crescita, gli allenamenti contano, servono per migliorare, servono per entrare nei meccanismi di gioco: Piatek è molto più avanti di Cabral e lo si è visto nella partita con la Lazio. Abbiamo due attaccanti che si giocano sempre il posto, anche se chi fa doppietta magari ha più chances..."