ITALIANO E UNA NUOVA DIFESA PER ESORCIZZARE IZ: A MILANO PUÒ TORNARE ALL'ANTICO
Se il mantra rivoluzionario con cui la Fiorentina era partita a inizio stagione era stato “difendere bene, attaccare benissimo” (che poi, subito dopo la cessione di Vlahovic, si era trasformato in modo quasi naturale in “attaccare bene, difendere benissimo” con quattro 1-0 e un 1-1 ottenuti al Franchi a cavallo tra febbraio e aprile), improvvisamente il rendimento dei viola che ha portato gli ultimi tre ko di fila (Coppa Italia compresa) sembra aver minato quelle certezze sulle quali Italiano ha impostato gran parte del suo lavoro.
Acqua in trasferta
Ma se l’attacco che segna col contagocce è rimasto sostanzialmente una costante nelle ultime settimane, è l’assetto difensivo che in questa delicata fase del campionato preoccupa in modo particolare l’allenatore, che nelle ultime cinque uscite ha visto incassare la bellezza di dieci reti. Non certo il miglior biglietto da visita con cui presentarsi a San Siro, visto che oltretutto i numeri viola in trasferta per ciò che riguarda il pacchetto arretrato hanno da sempre lasciato a desiderare: l’unica (e ultima) volta nella quale Biraghi e compagni non hanno subito gol è stato il 26 settembre 2021 contro l’Udinese (0-1 alla Dacia Arena con sigillo su rigore di Vlahovic).
Assenze e turnover
Da allora la porta dei toscani è sempre stata perforata lontano dal Franchi e in particolar modo ciò è avvenuto nelle ultime uscite, dove sono stati evidenziati problemi di tenuta anche nelle gare interne. Quali, dunque, i motivi di queste difficoltà? Indubbiamente l’assenza prolungata di un terzino esperto come Odriozola ma anche le rotazioni che nelle ultime tre partite (coincise peraltro con altrettanti ko) hanno obbligato Italiano a schierare difese sempre diverse, a causa delle condizioni precarie di Milenkovic a Torino e della prova shock di Igor a Salerno. Contro il Milan però l’allenatore potrebbe decidere finalmente di tornare all’antico.
I titolarissimi contro Ibra
Rispolverando cioè quel poker di “titolarissimi” che non vengono propositi in campo ormai dal 13 marzo, ovvero da quasi 50 giorni: Odriozola e Biraghi sulle fasce, più Milenkovic e Igor in posizione centrale: un modo come un altro per esorcizzare il rendimento del Milan (che ha segnato almeno due gol in tutte le ultime tre sfide di Serie A contro la Fiorentina) e soprattutto il possibile record di Ibrahimovic, che oltre ad avere nei viola la sua vittima preferita (11 reti, come alla Roma) con un gol domani diventerebbe il secondo più anziano marcatore nella storia del campionato, superando Silvio Piola e rimanendo dietro solo ad un altro ex milanista come Costacurta.