IL TRIDENTE VIOLA IN CERCA DI RISCATTO CONTRO UNA DIFESA IMPENETRABILE
Mancano ormai poche ore a Fiorentina-Napoli, una sfida che ci dirà qualcosa di molto importante sulle ambizioni delle due squadre che, punti alla mano, sono migliorate di più rispetto alla scorsa stagione; due dei segreti dell'exploit di viola ed azzurri -il tridente varato in casa gigliata da Vincenzo Italiano e la solidità difensiva dei partenopei ritrovata grazie a Luciano Spalletti, si scontreranno nel pomeriggio del Franchi.
Da una parte il trio viola composto da Josè Maria Callejon, Dusan Vlahovic e Nicolas Gonzalez, tutti e tre con motivazioni extra per fare bene: lo spagnolo ha lasciato un pezzo di cuore nei suoi sette anni a Napoli e oggi vorrà fare bella figura di fronte alla sua ex, cercando di realizzare la prima rete in campionato con la Fiorentina esorcizzare i due precedenti dell'anno scorso (due prestazioni incolore, soprattutto quella al San Paolo, con tanto di polemica finale per la foto scattata negli spogliatoi con i suoi ex compagni al termine della partita, persa dai viola per 6-0). Per Dusan Vlahovic, dopo una settimana di voci e smentite, parlerà il campo: al termine di un periodo in cui il suo nome è finito sulle pagine di ogni giornale, il serbo è chiamato a dimostrare di avere le spalle larghe e la giusta maturità per chiudere nell'armadietto i rumors legati al suo rinnovo. L'argentino rientra invece dopo la sciocca espulsione rimediata con l'Inter, l'unica macchia del suo avvio in viola e la sua assenza si è fatta sentire ad Udine.
Josè-Dusan e Nico si sono dimostrati già un tridente collaudato nelle prime uscite, ma il tridente viola oggi si troverà di fronte la miglior difesa del campionato: nel percorso da schiacciasassi del Napoli (6 vittorie su 6) sono stati solo 2 i gol presi in 540 minuti di Serie A, una solidità difensiva smarrita parzialmente solo in Europa League (5 reti prese in 2 partite) con l'attenuante però del turnover attuato da Spalletti in coppa. L'ermeticità dei partenopei è soprattutto merito di Kalidou Koulibaly, tornato a giganteggiare dopo una stagione opaca: sempre titolare da inizio stagione, il centrale senegalese è tra i primi in A per duelli aerei vinti (1.7 a partita) e per opposizione sui tiri avversari (0.5 a partita) e ad oggi uno dei migliori difensori del mondo. Le straordinarie prestazioni individuali di Koulibaly, ma anche l'unità di reparto ritrovata fanno sì che la difesa del Napoli sia la meno battuta della Serie A e quella che subisce meno tiri a partita (8.3). Saranno lui e Rahmani (e non Manolas) a dividersi la marcatura di Vlahovic in un due-contro-uno che promette scintille.