IL TIFO AL TEMPO DEL COVID19: V.C. TASSISTI, LA SIMPATIA DI JOE BARONE E LA VOGLIA DI RIPARTIRE

14.05.2020 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
IL TIFO AL TEMPO DEL COVID19: V.C. TASSISTI, LA SIMPATIA DI JOE BARONE E LA VOGLIA DI RIPARTIRE

Giorni importanti questi per la ripresa del campionato, mentre sono già iniziati gli allenamenti singoli per i calciatori ed è stato un vero piacere rivedere i viola al Centro Sportivo. Ci sono ancora tanti dubbi sulla gestione della ripartenza e il rischio di nuovi contagi, che purtroppo nella Fiorentina ci sono già e, dopo esperti, politici e tuttologi, vorrei sentire la voce di un tifoso doc che oggi è quella di Marco Del Bene presidente del Viola Club Tassisti.

Come valuti, Marco, l’ipotesi del nuovo inizio del campionato con ritiro in una “bolla sterile”, responsabilità della salute ai medici sociali, tamponi da fare e preoccupazioni varie?

“Credo che sia difficile tenere ancora bloccato il calcio anche se non capisco le modalità con la quali si possa procedere. Il gioco ne risentirà moltissimo, come si fa a fare mischie, contrasti, trame di gioco? E’ vero che i calciatori sono sotto stretto controllo medico e sarà difficile tornare ai livelli di prima ma è ancora più difficile chiudere tutto. Sono favorevole ad una ripresa nei tempi e nei modi possibili, nei limiti della sicurezza della salute di tutti. Chiaramente le gare saranno a porte chiuse perché senza un vaccino saranno tutti rattoppi in ogni caso della nostra vita.”

Che effetto ti ha fatto rivedere i calciatori viola al Centro Sportivo?

“Un enorme piacere. Ora aspettiamo solo di ripartire con gli allenamenti collettivi, ma sono molto positivo sulla possibilità di tornare a giocare.”

In questo periodo di stop stanno facendo dei lavori di manutenzione al Franchi. Di che parere sei sullo stadio?

“Le cose nuove mi piacciono di più e uno stadio all’avanguardia sarebbe l’ideale ma, purtroppo, ci sono mille ostacoli dalla politica, ai costi, allo spazio. Nella nostra città sono anni che aspettiamo l’allungamento della pista dell’aeroporto e per lo stadio mi pare la stessa storia. Se è impossibile, va bene anche il restyling del Franchi, è obbligatorio per la sicurezza di tutti. Un rifacimento sullo stesso però mi pare arduo e non sarà mai come un impianto nuovo e moderno.”

Penso che molte volte avrai portato clienti allo stadio. Come va la vostra attività in questi mesi?

“Lavoriamo pochissimo e non per nostra volontà. A volte passano anche 3-4 ore prima di prendere una corsa quando nella norma il lasso di tempo è di 10-15 minuti. Per le grandi manifestazioni, poi, non ti fermi mai. I servizi sono spessi legati a persone che devono fare visite mediche o anziani che vanno a fare la spesa. Ci manca purtroppo il turismo che è fonte di vita per Firenze.”

Avrai portato spesso sul tuo taxi dei calciatori?

“Si, certamente. Il ricordo più simpatico è legato a Frey che addirittura mi ha fatto un video sulla chat del club per salutare i tifosi. Ci ha fatto schiantare dal ridere. Facciamo poi il servizio dal Centro Tecnico di Coverciano per gli arbitri e devo dire che, come tutti, ci sono quelli simpatici e quelli meno. Ultimamente è un piacere portare col taxi Joe Barone che starebbe ore a parlare a giro per la nostra città.”

Ho letto di una iniziativa lodevole del vostro gruppo Socota e Sms.

“Abbiamo fatto un accordo con la onlus “Il Pane Quotidiano” e con 25 taxi porteremo 25 buoni spesa ad altrettante famiglie bisognose. E’ un gesto simbolico, di solidarietà caldeggiato dal presidente della nostra cooperativa Simone Andrei, grandissimo tifoso viola e socio del nostro club.”

Come si costituisce il V.C. Tassisti?

“Intanto dico che il club include tifosi viola delle due cooperative di tassisti fiorentini e conta un centinaio di soci anche se lo “zoccolo duro”, diciamo così, siamo 35 persone. Nasce nel 1980 ma è attivo dal 1981. Io con Davide Barbieri e Simone Andrei lo abbiamo ingrandito e rinnovato, abbiamo cercato di ridare vita al gruppo con grande passione e impegno. Non volevamo essere di meno dei club dell’Ataf o dei Vigili Urbani!”

Se ti dico Fiorentina a cosa pensi?

“All’amore assoluto della mia vita. Io ho tre grandi amori: la Fiorentina, mia moglie e mia figlia" (gli faccio notare che li scriverò nell’ordine in cui li ha elencati…e ci viene da ridere! n.d.r.)

Chi è il calciatore del tuo cuore?

“Se escludiamo Antognoni, che non può essere in gara con nessuno, dico Batistuta. Da ragazzo avevo il mito di Albertosi, di Chiarugi, ma Bati è Bati, il più grande in assoluto. Rivedere i suoi filmati è ancora da brividi anche se mi fa ancora male che abbia vinto lo scudetto con la Roma, che “odio” calcisticamente. Nel mio cuore poi ci sarà sempre Astori e il momento tragico che abbiamo vissuto con la sua morte.”

Quale partita vorresti rivivere?

“Fiorentina Inter 4-1 del 2013, quella del coro “il pallone è quello giallo” perché non lo avevano mai visto. Mi ricordo che rimasi basito nel dopopartita quando i commentatori parlavano del bel gioco, delle capacità dell’allenatore, e io ero convinto che citassero Montella all’epoca al top, mentre capii che si riferivano a Stramaccioni. Mi fece ancora più piacere pensare di avergli rivogato quattro pappine.”

La Signora in viola