IL CAMPO PUÒ ATTENDERE
Aleksandr Kokorin è ormai prossimo a vestire la maglia della Fiorentina. Ancora qualche dettaglio da limare tra visti, visite mediche e ultimi dettagli ma a meno di cataclismi l'attaccante classe '91 da settimana prossima sarà a disposizione di Cesare Prandelli. Tecnico con il quale - parole dello stesso Kokorin - l'attaccante in arrivo dallo Spartak Mosca si è già confrontato al telefono e con il quale si è già messo d'accordo sul suo possibile utilizzo.
Il problema nelle parole del nativo di Valujki, cittadina al confine tra Russia ed Ucraina, sta tutto in quel: "Credo che sarà necessario un mese per adattarmi". È indubbio che il problema della lingua e del non aver mai giocato in un campionato che non fosse quello russo rappresenti probabilmente l'ostacolo più grande nell'affare Kokorin. Il problema della Fiorentina è che il tempo non è molto e oltretutto, ai ritmi del calcio post-Covid, in un mese si rischia di perdere parecchie partite. Un rischio che comunque la Fiorentina ha scelto di correre, nella speranza che l'attaccante russo possa finalmente sovvertire le sorti di un attacco, quello viola, tra i peggiori come numeri della storia recente.
A fargli da sponsor comunque ci hanno pensato due allenatori non proprio di secondo piano. Quel Fabio Capello che Kokorin lo ha allenato in Nazionale, e che ne ha sottolineato le grandi qualità. E quel Roberto Mancini oggi tecnico dell'Italia ma con Kokorin allo Zenit: "Uno che per i mezzi a disposizione avrebbe potuto giocare in qualsiasi squadra, compreso il Real", ha detto oggi a La Nazione. Per la Fiorentina non importa sia da Real Madrid, basta sia in grado di portare la squadra di Prandelli fuori dalle acque stantie della classifica. Il tutto a partire dal prossimo mese, però.