IL CAMMINO EUROPEO CONTINUA. QUELLA TIRATA D'ORECCHIE PERÒ...

04.11.2022 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
IL CAMMINO EUROPEO CONTINUA. QUELLA TIRATA D'ORECCHIE PERÒ...

Dopo il torpore, dato dal livello non proprio eccelso delle gare europee fin qui disputate, attendiamo con ansia di sapere chi dovremo affrontare negli spareggi con chi scenderà dall’Europa League. Per ora missione compiuta, partitella del giovedì superata e inizio nuova fase in Conference. Peccato non avere ottenuto il primo posto nel girone ma, sia il pareggio all’andata col Riga sia la batosta rimediata ad Istanbul, hanno reso l’impresa difficile. Cosa possiamo trarre di interessante dalla partita allo Skonto (e sul nome si possono aprire tante strade all’ilarità) Stadium? Prima di tutto i gol e mi pare pure una considerazione banale, ma visto quanto è difficile farli in casa Fiorentina, va sottolineato.

Abbiamo iniziato molto bene perché il vantaggio è arrivato dopo pochi minuti con Barak, già a segno all’andata, e la storia l’abbiamo chiusa nel primo tempo con le altre marcature di Cabral e con il supergol di Saponara. I goleador della serata si sono scambiati amorevolmente anche gli assist perché Saponara ha invitato Barak alla zuccata vincente e Barak stesso ha fatto un delizioso passaggio di tacco al brasiliano davanti alla porta mandandolo in gol. Il ceco aveva fatto anche un lancio delizioso a liberare Jovic, subentrato a Cabral nella ripresa, ma l’attaccante è incespicato sulla palla…come se volesse lanciarsi da un trampolino (lo so sono perfida e rancorosa)!

Chiaramente gli avversari sono stati poca cosa, ma sul finire del primo e anche del secondo tempo il nostro portiere ha dovuto fare due-tre interventi impegnativi risultando per questo fra i migliori in campo. Ora, visto lo spessore del Riga, questo non depone a nostro favore e forse qualche calo di attenzione c’è stato e menomale che Terracciano si conferma molto attento fra i pali. Mi viene alla mente che, proprio nella debacle turca e nel pari casalingo coi lettoni, Terracciano non ha giocato titolare e, senza voler dare la croce addosso a Gollini, credo che fra Pietrone e il nuovo arrivato ci sia, al momento, una bella differenza e questa va a favore del numero 1 viola.

Visto come stavano andando le cose, hanno trovato spazio pure i nostri giovani e sono entrati Bianco, Distefano e Zurkowski a rendere la festa un po’ più di tutti.

Vorrei poi fare una considerazione sulle parole pre partita del Direttore Barone. Il dirigente della Fiorentina ha detto una frase che mi è parsa sibillina e cioè “questa squadra è stata costruita per fare meglio di quanto fatto fino adesso” e mi sono chiesta: quindi chi ha sbagliato, visto che la Viola si trova molto indietro in campionato? Siccome il mea culpa non è uno sport praticato dalla nostra società, non è per caso una tirata d’orecchi per il Mister? Forse amo la polemica, ma a volte a pensare male ci si azzecca.

Per recuperare e fare meglio a Italiano non rimane che concentrarsi per arrivare alla sosta dei mondiali con una ritrovata serenità e questa può passare solo dai risultati e per questo, come lui stesso ha detto ieri dopo il mach europeo, “in campionato abbiamo l’obbligo di mettere punti in cascina”.

La Signora in viola