IL BISOGNO DI REINVENTARSI
Tre gare senza Ribery (la società sta valutando se fare ricorso o meno) Caceres, Lirola e Ranieri comunque indisponibili per la gara di domani contro il Sassuolo (l’uruguaiano potrebbe tornare dopo la sosta, lo spagnolo magari già a Cagliari) infine anche Montella costretto a seguire la gara del Mapei Stadium in tribuna. Il day-after di Fiorentina-Lazio porta con sé strascichi non indifferenti oltre alle decisioni del giudice sportivo, e per forza di cose i viola sono obbligati a reinventarsi.
Il 3-5-2 con l’accoppiata Chiesa-Ribery non è più praticabile per l’assenza del francese e al di là degli interpreti la sensazione è che si possa tornare all’antico affidandosi al 4-3-3. Sotto questo profilo non sembrano mancare le alternative al tecnico, che forse solo in difesa si trova con gli uomini contati. Con Milenkovic e Pezzella sono in particolare Ceccherini e Venuti a sperare in una chiamata, tanto più se la linea arretrata dovesse tornare a quattro con Dalbert piazzato sulla sinistra. Diverso il discorso a metà campo, visto che il Badelj affaticato contro la Lazio potrebbe essere sostituito da Pulgar con conseguente inserimento di Benassi accanto a Castrovilli.
Ma è soprattutto davanti che potrebbe essere arrivato il momento di vedere una prima punta. Nella corsa a una maglia da titolare i pretendenti sono chiaramente Vlahovic e Boateng con il primo che non ha potuto partecipare alla spedizione della Primavera a Bergamo per la Supercoppa italiana e con il secondo il cui impatto sulla gara di domenica non è stato memorabile. Se per Pedro sarà necessario attendere ancora, per la Fiorentina il momento si fa complicato ed è da chi ha avuto meno spazio fino a oggi che devono arrivare le risposte più importanti. Domani con il Sassuolo il primo test, per capire se e come questa squadra è in grado di cambiare sé stessa e tornare a essere imprevedibile.