I TIFOSI CHIEDONO RISPETTO. O SI FA CALCIO O SI PASSI LA MANO

30.05.2024 00:39 di  Sonia Anichini   vedi letture
I TIFOSI CHIEDONO RISPETTO. O SI FA CALCIO O SI PASSI LA MANO

Tanti discorsi, tanti bei propositi e poi ci troviamo a giocare una finale bruttissima che manda a farsi friggere tutti i nostri sogni europei. O meglio per gli affezionati alla Conference c’è l’opzione “ritenta sarai più fortunato” che ci viene concessa il prossimo anno visto che la Fiorentina si è qualificata ottava ed ha raggiunto di nuovo questa eccitante competizione. L’esperienza dello scorso anno non è servita a niente? Come si può giocare o meglio non giocare una gara che doveva dare un senso a questa stagione e all’addio di Italiano e di tanti calciatori attualmente in rosa? Sono sbalordita ma anche molto arrabbiata perché l’Olympiacos non mi è parso niente di che e mi chiedo cosa sia passato per la testa dei nostri giovanotti nella serata di Atene.

La Fiorentina scesa in campo ieri sera non era quella in versione coppa che un po’ ci aveva sollevato rispetto alle ultime prestazioni del campionato, ma purtroppo abbiamo rivisto i soliti errori soprattutto in fase di costruzione e di cattiveria sotto porta. Chi invece un attaccante in squadra ce l’ha, un attaccante che ha fatto tanti gol come El Kaabi può capitare che prima o poi la butti dentro e il poi è arrivato quasi a fine del secondo tempo supplementare portandosi via la coppa.

I nostri sono stati mosci, senza grinta, senza fame di vittoria, senza l’orgoglio di voler alzare questo trofeo tanto che mi pare di ricordare che il portiere greco non abbia fatto nessun intervento decisivo. Ci sono state tre occasioni sbucciate fra Bonaventura, Kouamè e Ikone mentre Terracciano, che è stato il migliore insieme a Milenkovic, ha fatto delle parate importanti. Non c’è stato nessuno sprazzo di gioco, nessuno sprazzo di forza e carattere e i calciatori che hanno un po’ più di esperienza o doti calcistiche hanno fallito, come tante altre volte specialmente nei momenti topici.

Vedere le lacrime di Gonzalez in panchina a fine partita mi ha fatto incavolare perché da lui tutti si aspettavano di più ma io, nel mio piccolo e nella mia grande cattiveria, non ho mai creduto in questo giocatore che mi è sempre parso di poca sostanza. Si dovrebbe piangere noi per quello che abbiamo visto!

Non che il resto della squadra sia stato da meno e di quelli che erano in campo ieri mi auguro che il prossimo campionato ne restino pochi con la maglia viola perché urge dare una svolta alla storia della Fiorentina. Il campo non ci ha dato quella ventata di ottimismo che poteva portarci l’Europa League, anche se mi vengono i brividi al pensiero di come avremmo potuto affrontarla con una dirigenza che non pare intenzionata a spendere per crescere, quindi è obbligatorio che i cambiamenti avvengano a livelli più alti.

È chiaramente finito un ciclo, il Mister se ne andrà e ci sarà da rifondare la squadra e credo che le contestazioni da parte dei tifosi sugli spalti, il rammarico che scorre sui social deve essere tenuto in considerazione perché le chiacchere d’ora in avanti stanno a zero: o fanno calcio o pensano di passare la mano. Essere arrivati in finale di Conference per la seconda volta (più quella di Coppa Italia dello scorso anno) può essere un vanto ma la bacheca resta vuota anche stavolta e se il presidente è contento che la Fiorentina abbia fatto un punto in più dello scorso campionato (qualcuno gli dica che potrebbero essere di più visto che si deve giocare ancora contro l’Atalanta) si capisce come le ambizioni siano relative.

“Mi dispiace per i ragazzi, mi dispiace vederli piangere” dice Italiano a fine partita e vorrei fargli sapere quanto dispiace a noi e quanto siamo stufi delle parole di tutti, delle giustificazioni, delle banalità che non meritiamo così come le gare come quella vista ad Atene.

La Signora in viola