REDDE RATIONEM. IL FATTORE FRANCHI E IL SORRISO DI DODO. BEL CLIMA PROCEDENDO VERSO L’EDEN
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Ed eccoci amici ed amiche, eccoci al gran giorno, decisivo per il cammino verso l’Eden, già perché se nelle parole v’è un destino, non è un caso che la finale di Conference si giocherà all’Eden Arena di Praga, ma la via della finale passa intanto per la prima partita di semifinale contro il Basilea, oggi a Firenze, dove c’è la prima resa dei conti, il redde rationem, il passaggio obbligato, la prova ineludibile.
L’avversario è il Basilea, e se sappiamo che la Svizzera non è solo cioccolata, orologi e società off shore, il concetto vale anche per il calcio perché come dice anche Italiano gli svizzeri hanno già dimostrato di ‘ saper ribaltare situazioni sfavorevoli e se sono arrivati fin qui è segno che hanno qualità’. Del resto Vincenzo Italiano ormai conosce se stesso e la sua squadra nei pregi e nei difetti e sa che dovrà giocarsela come il bagatto dei tarocchi, l’arcano numero I che nelle carte della divinazione simboleggia infatti colui che ha tutto in mano, la sua arte e la magia per usarla al meglio, colui che ha in mano il suo destino: abilità, astuzia, coraggio, intelligenza e creatività.
Intanto anche un po’ di buona sorte perché qualche nube della vigilia sembra essersi schiarita con Terracciano che malgrado un po’ di febbre dovrebbe essere disponibile e così Cabral che si è regolarmente allenato alla vigilia, l’unico ufficialmente fuori è invece Sottil.Italiano perciò cerca il classico dodicesimo uomo e chiama all’appello il ‘ fattore Franchi’, il pubblico che ci si aspetta contribuisca a fare la differenza con gli elvetici.
‘La posta è altissima- ha detto l’allenatore viola- e dobbiamo concludere una stagione strepitosa, un percorso incredibile iniziato con un play off difficilissimo, che non manchino quindi il furore e la qualità nel difendere e nell’attaccare, importante sarà non farsi male da soli, non complicare la partita’. Il club viola la prende comunque con saggia allegria e non per caso manda in conferenza stampa la sua anima più scanzonata e la sua faccia più lieta, quella di Dodo che col suo mister si scambia sorrisi aperti e battute: ‘Dodo si esalta nel correre sulla fascia- dice Italiano complimentoso col suo giocatore- fa esaltare la gente,ed è proprio questo che deve fare un calciatore, lui sa che può essere un trascinatore e la gente lo apprezza’.
E’ un bel clima che lascia ben sperare per essere il momento topico che è, ad un passo dal raggiungere un sogno, quello della seconda finale stagionale. E se come diceva Marx la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, la strada per il paradiso, l’Eden di cui sopra, è lastricata di sogni: dorme Firenze sotto il raggio della luna ma dietro ad un balcone veglia una madonna bruna ( da Firenze Sogna di Carlo Buti)