JOHNNY CRESCE SEMPRE DI PIÙ, DOMANI ANCORA IKONÉ: CONTRO UNA BIG PER LA CONSACRAZIONE
Un netto miglioramento, sia sotto l’aspetto psicologico che qualitativo. Finalmente, dopo oltre nove mesi di attesa, la Fiorentina potrebbe aver trovato in Jonathan Ikoné l’arma vincente. Il giocatore francese, arrivato lo scorso gennaio dal Lille, fin qui, ha avuto più bassi che alti, rimandando quasi sempre l’appuntamento decisivo per prendere lo slancio definitivo nel campionato italiano. Da questa stagione però la musica sembrerebbe esser cambiata, innanzitutto a livello di minuti giocati: la scorsa stagione sono stati, contando solo il campionato, 646’ i minuti raccolti in 17 partite, mentre ben 744’ in soli 13 incontri quest’anno in Serie A. Senza considerare la Conference League nella quale ha collezionato 227’ minuti e un assist. E a proposito di momenti decisivi, ciò che mister Italiano chiede al giocatore ormai da mesi, quest’anno l’ex Lille ha collezionato fin qui 2 gol e 1 assist in Serie A e appunto l’assist, citato prima, in UECL. Sempre paragonando la scorsa stagione, i bonus, chiamati così in termini fantacalcistici, furono 3 (1 goal e 2 assist) in 21 partite, Coppa Italia compresa. Siamo al 12 novembre e Ikoné ha già raccolto, quasi o più, goal e assist rispetto alla seconda parte di campionato 21/22. Altro segno di costante crescita, dopo anche le prime difficoltà trovate a settembre, è la divisione dei minuti giocati questa stagione: 251’ nei primi sette incontri di Serie A e ben 493’ dall’ottava giornata alla tredicesima, ossia l’ultima giocata contro la Salernitana.
Numeri importanti quelli di questa stagione, in netto miglioramento rispetto a qualche mese fa. Una crescita, come già detto, evidente sotto tanti aspetti. Una continuità finalmente trovata, causata, forse, anche dalle poche presenze di Nico Gonzalez, vero punto interrogativo di questa Fiorentina 22/23. Ma senza guardare gli assenti o i presenti Johnny, così soprannominato dalla squadra e da mister Italiano, sembra essersi finalmente ritrovato. Adesso però, serve la consacrazione definitiva, magari con una concretezza sotto porta maggiore rispetto alle ultime uscite. Il bellissimo gol contro l’Inter non basta, serve la riprova. E magari potrebbe arrivare proprio contro l’altra milanese domani a San Siro. Nell’ultima prima del Mondiale Ikonè è chiamato a lasciare il segno. Questa volta in modo definitivo.