GRAZIE AL "FATTORE C" I VIOLA ZITTISCONO I CATASTROFISTI

17.02.2020 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
GRAZIE AL "FATTORE C" I VIOLA  ZITTISCONO I CATASTROFISTI

Se c’è qualcuno che oggi trova da ridire sulla vittoria della Fiorentina contro la Sampdoria, vince il “Gufo d’oro” honoris causa o un viaggio di solo andata in una località che potete immaginare da soli. Ma si può sminuire il fatto di essere passati in vantaggio con un autogol e due eclatanti rigori? Leggo in giro alcuni commenti che sinceramente mi fanno sorridere e provare compassione per chi non riesce a gioire di questi momenti. Essere tifosa non mi tappa gli occhi e il cervello e sono pienamente convinta che i problemi della Viola non sono finiti a Marassi e che la classifica è sempre brutta anche se non più bruttissima. Messo in chiaro questo, voglio godermi questa cinquina rifilata ad una diretta concorrente invischiata nella parte poco nobile della classifica stessa. Non vincere a Marassi sarebbe stato un suicidio calcistico e avrebbe fatto tornare in America il nostro Presidente con una preoccupazione in più.

Nel fine settimana hanno vinto le donne e la Primavera e non poteva mancare il tris perfetto con la prova dei ragazzi viola che ha riportato un po’ di serenità nell’ambiente. Purtroppo in questi giorni si sono sentiti spesso i catastrofisti fare discorsi legati al pericolo della serie B e alla grave situazione di Iachini e il suo gruppo, considerazioni legate anche al mercato di riparazione, che variano a seconda dei risultati, e innescano un clima di depressione. Io mi schiero fra quelli che erano e sono consapevoli delle difficoltà di questa annata ma nutrono grande fiducia nel futuro viola e per questo oggi sorrido e mi gongolo nel vedere vincere la mia squadra. Che poi il “la” alla manita sia arrivato su autorete, chi se ne frega, basta che la palla entri in rete e sono contenta. Mi inchino in questo caso al “fattore c” che troppo spesso si è dimenticato di noi! La lettera “c” è importante anche per quanto riguarda i due rigori che ci sono stati assegnati ed è da sottolineare nel nome di Commisso che, dopo le sue esternazioni sul sistema arbitrale, ha riportato l’attenzione sulla Fiorentina. Il signor Irrati è andato sempre al VAR a controllare le azioni, ma sembravano chiare anche a occhio nudo, e questo ci ha consentito di avere quello che ci spettava, niente di più.

Un “fattore c” è anche Chiesa e la sua ritrovata serenità e la costanza nel gol. Dopo Napoli e Atalanta, ieri ha messo a segno una doppietta, e preso due pali, che ce lo conferma sorridente e inserito appieno nel gruppo come da tempo non si vedeva. La sua intesa con il ciclone (una “c” la devo anche a lui) Vlahovic sta dando frutti e soddisfazioni. Il serbo ha fatto quasi una tripletta se si considera che l’autogol è venuto a seguito di un suo cross e mi sento di difenderlo a spada tratta da coloro che in tv, nella telecronaca, lo hanno rimproverato di avere offeso gli avversari con la sua esultanza. Brutta cosa non essere informati, perché Dusan gioisce così ovunque, incluso al Franchi. Il gesto lo ha ripreso da Memphis Depay dell’Olimpique Lione, come da lui stesso rivelato. Non se ne può più di questi moralisti della domenica!

Ieri ha giocato uno dei nuovi arrivati, Duncan, ed ha fatto vedere buone cose ma, a parte i goleador, a Genova mi sono piaciuti molto i “vecchi” come Lirola, Dalbert, Castrovilli e Dragowski. Anche se la Samp ha fatto un solo gol nel finale di gara, il portiere barbuto si è fatto trovare pronto in un paio di azioni pericolose. Trovo comunque ingiusto fare disparità e ringrazio di cuore tutti i ragazzi per aver superato a pieni voti uno scoglio pericolosissimo come era quello della Sampdoria.

La Signora in viola