GENIO RIBERY, KOUAME DIVERTE, ANSIA PER BIRAGHI E PEZZELLA: I GIUDIZI POST-REGGIANA
DRAGOWSKI - Mai un intervento degno di nota nel corso del primo tempo. Sicuro nelle uscite quando chiamato in causa, anche e soprattutto in presa bassa. Col Torino il test sarà certamente più probante, anche se il rigore parato a Zamparo al 13' del secondo tempo promette bene (nulla può sulla rete degli ospiti nel finale dello stesso Zamparo). Congelato.
MILENKOVIC - Dalle sue parti non si passa. Si prende un paio di volte i complimenti di Pezzella in occasione di un paio di chiusure. In avvio di gara, si propone anche in alcune circostanze in pressing alto. Armadio.
PEZZELLA - Fa valere il suo fisico nelle rare sortite offensive della Reggiana. Per il resto, guida come sempre il reparto con lucidità. Nel finale di gara esce zoppicando per un problema alla caviglia: speriamo bene. Capitano.
Dal 42' st CECCHERINI - Nulla da segnalare.
CACERES - È il centrale che, come sempre, dà più indicazioni di tutti in campo: dice di giocare facile, chiede alla squadra di salire e si complimenta con Dragowski in occasione di un paio di prese basse. Leader.
CHIESA - Nonostante sia ormai diventato a tutti gli effetti un terzino destro, Federico non si scompone e partecipa in maniera attiva a due dei tre gol messi a segno dai compagni e poi al 12’ realizza la sua personale rete. Prende un pestone in avvio di gara ma si rimette in sesto subito. Frizzante.
Dal 31' st VENUTI - Buon impatto, come sempre. Sicuro.
BONAVENTURA - Si cala subito bene nella nuova realtà di mezzala destra: offre a Ribery un gran pallone per il momentaneo 3-0 e regala alcune giocate interessanti. Ci prova anche su punizione e di testa in chiusura di primo tempo ma la palla finisce di poco lontano dal bersaglio. Ingenuo l'errore che regala alla Reggiana un rigore (poi sbagliato) così come l'errore a porta vuota poco dopo. Primi passi.
Dal 31' st AMRABAT - Solite geometrie a centrocampo giocando davanti alla difesa. Garanzia.
DUNCAN - Gioca come play davanti alla difesa in attesa del ritorno di Pulgar e di Amrabat: sarà verosimilmente questo il suo destino anche per la gara di sabato contro il Toro. L’ex Sassuolo non si scompone e recita la sua parte a dovere, facendo valere fiato e muscoli sugli avversari. Jolly.
CASTROVILLI - Recuperato dopo gli acciacchi in Nazionale, la stellina viola va al trotto: si vede che ancora non è il predestinato visto da queste parti appena un anno fa. Serviranno alcune partite di rodaggio prima di rivederlo ad alti livelli. In crescita.
BIRAGHI - Non si vede praticamente mai (tranne un paio di cross) prima del brutto infortunio che gli capita al 21’. In bocca al lupo.
Dal 23’ LIROLA - Entra e come sempre si adatta su una fascia non sua, che potrebbe essere di sua competenza anche sabato prossimo. Un paio di letture difensive sbagliate ma per il resto nulla da segnalare, se non un bel pallonetto deviato in angolo in avvio di ripresa. Da rivedere.
Dal 31' st IGOR - Sfiora subito un grande gol che per poco non mandava in visibilio la panchina viola. Grossissimo.
RIBERY - È la luce totale della squadra. L’uomo che da un momento all’altro può inventare qualsiasi cosa. Nel primo tempo regala due gol e partecipa attivamente agli altri due. I difensori della Reggiana rientrano negli spogliatoi con un forte mal di testa. Molto attivo anche nella ripresa. Fenomeno.
Dal 35' st MONTIEL - Pochissimo da segnalare.
KOUAME - Si vede poco all’inizio ma quando ha davanti a sé spazi da aggredire ci si fionda come un cecchino: bella la rete del 4-0 che arrotonda il punteggio nel finale di primo tempo, così come la progressione a inizio ripresa per la manita viola. L’intesa con Ribery funziona già ed è questo il segnale migliore. Rivelazione.
IACHINI - La sua creatura non si schioda dal 3-5-2 che ha fatto le fortune della scorsa stagione. Oggi contro la Reggiana propone in avvio quello che al 99% sarà l’undici di partenza nel match che segnerà il debutto viola in campionato. Le risposte sono ampiamente confortanti, sia sul piano difensivo (ma di dubbi ce n’erano pochi) sia in attacco, dove la squadra gioca con facilità e si diverte. Adesso tutti i pensieri sono per gli infortunati Biraghi e Pezzella. Dita incrociate.