FIORE-CESENA 5 MESI DOPO: COS'È CAMBIATO IN CASA VIOLA?
Fiorentina-Cesena, (quasi) 5 mesi dopo. Dopo la Juventus c'è il Cesena: questo il verdetto del sorteggio del campionato 2014/2015, che ha messo sulla strada dei viola i romagnoli subito dopo il big match con la Vecchia Signora. Due avversari bianconeri nel giro di pochissimi giorni, l'uno ormai campione d'Italia l'altro in piena lotta salvezza e con un piede e mezzo in Serie B. Nel girone di ritorno la Fiorentina arriva però alla sfida col Cesena in un momento e in condizioni ben differenti rispetto alla gara d'andata.
In occasione della quindicesima giornata di Serie A, la Fiorentina si presentò infatti allo stadio “Dino Manuzzi” come nona forza del campionato, dominando in lungo e in largo. Fu una partita senza storia, in cui i viola trionfarono con un brillante 4-1 grazie alle reti di Borja Valero, Savic, Gonzalo Rodriguez e Mounir El Hamdaoui, allungando così la propria striscia positiva a quattro partite (dopo le due vittorie esterne con Hellas Verona e Cagliari e il pareggio casalingo con la Juventus). Alla vigilia della trentaquattresima giornata, tutto sembra invece cambiato. Con le stesse quattro squadre affrontate prima del Cesena, Gomez e compagni hanno ottenuto infatti 0 punti, perdendo in casa con Verona e Cagliari e pure in trasferta allo “Juventus Stadium” e allungando così la striscia negativa a quattro partite, compresa la debacle col Napoli. In classifica la Fiorentina al momento si trova al settimo posto (migliore del nono posto con cui arrivò in Romagna all'andata), ma quella stessa macchina, che a dicembre stava iniziando a funzionare come in passato, proprio adesso sembra essersi nuovamente inceppata.
Domani vincere diventa così obbligatorio per riportare il sereno in viale Manfredo Fanti (dopo fischi, critiche e diverbio sul ritiro post Cagliari) e caricare la squadra in vista dell'appuntamento forse più importante della stagione fino ad oggi, la semifinale d'andata di Europa League col Siviglia di giovedì prossimo. Conquistare 3 punti col Cesena significherebbe senza dubbio alleggerire la pressione e scacciare le polemiche: al Ramón Sánchez Pizjuán servirà infatti una Fiorentina affiatata e compatta come non mai.