DV9, CHE DELUSIONE! RISPARMIATECI ALMENO L'ULTIMO SGARBO
Noi non ci rilassiamo nemmeno nelle soste del campionato e ci facciamo venire lo stress (con tutto il rispetto per le cose serie) anche con la Fiorentina quinta in classifica. Noi viola siamo nati per soffrire e ci riesce pure bene, diceva un mio amico ed infatti non ci facciamo mancare niente e siamo arrivati ai saluti di Vlahovic, ai titoli di coda di una storia nata male e finita peggio. Siamo tornati alla “guerra” fra fazioni i pro-contro Rocco, i pro-contro Dusan, i pro-contro i procuratori, i pro-contro il calcio moderno e mi verrebbe da urlare che non ne posso più, che mi stanno veramente disamorando tutti, tantopiù quando i tifosi sono impotenti davanti a questi spettacoli e subiscono teatrini disarmanti.
Ero dell’idea che Commisso avesse fatto bene a farci sapere cosa aveva proposto a DV9, ma forse era meglio non arrivare all’ultimo comunicato dove si fa capire che il rapporto è rotto, che il ragazzo non rinnoverà. Non ci voleva un genio per capirlo, ma lasciare in sospeso la questione poteva dare qualche chance all’ipotesi di una soluzione in extremis oppure ci poteva evitare si essere presi per il collo nel mercato di gennaio dove andrai a cercare un sostituto (anzi due direi), che doveva esserci da giugno, per permettere ad Italiano di avere già in casa l’attaccante sul quale ripiegare. Su questo errore credo che il Presidente dovrebbe arrabbiarsi coi suoi uomini di mercato che negli ultimi anni hanno portato in viola Cutrone, Kouame e Kokorin e se ora siamo nei guai è anche colpa loro.
Abbiamo così permesso al serbo e ai suoi agenti di sentirsi forti dell’assoluta titolarità del ragazzo e di fare il bello e il cattivo tempo. Credevo che Dusan fosse più corretto (non biasimo la sua ambizione che tutti, anche nel nostro piccolo, amiamo coltivare) e avrebbe almeno potuto venire incontro alla società che l’ha cresciuto e concordare, col rinnovo, una cessione a maggio. Resto anche convinta che, se l’entourage forza per andare a guadagnare di più altrove, lui avrebbe potuto cambiare procuratore…ma questo solo nelle storie di fantascienza!
È fantascienza pure l’opzione ventilata da molti sostenitori viola arrabbiati di mettere l’attaccante in panchina. Per far giocare il russo? Cosa faccio tiro in ballo Tafazzi o quello che si tagliò gli attributi per far dispetto alla moglie? Italiano aveva chiesto che si facesse meno clamore intorno a questa storia, non è stato così e ora ha il compito ingrato di far sì che la squadra non risenta di questo caos e che il calciatore stesso giochi come il campione che è o crede di essere. Sono convinta che il gruppo sapesse già tutto, ma mi disturba ripensare all’ultima intervista su DAZN di Dusan dove probabilmente ha fatto un’ottima interpretazione dell’innamorato di Firenze, sbandierando affetto e riconoscenza ma con la valigia in mano. Mi dispiace dire certe cose perché dopo gli addii storici di Baggio, Batistuta e Rui Costa mi ero ripromessa di non innamorarmi di nessun calciatore, e l’ho fatto, ma l’orgoglio fiorentino mi porta ad essere acidella con chi non rispetta la mia città e la mia squadra e questo vale per tutti calciatori e società.
Proprio quest’ultima deve imparare anche da questo ennesimo episodio di fuga a muoversi nel mondo del calcio e, se sono d’accordo che più di quanto proposto non potesse fare, sono sbagliati i tempi e si doveva correre ai ripari lo scorso campionato. Resta l’amaro in bocca nel vedere come negli ultimi anni i nostri giovani più capaci, Bernardeschi, Chiesa e ora Vlahovic, sentano l’esigenza di lasciare la Fiorentina per squadre più importanti e chiedo solo che DV9 non li raggiunga alla Juventus. Sui social sono circolate già immagini da brivido con il serbo in maglia bianconera, Lapo Elkann fa un twitt sostenendolo dai cori razzisti ricevuti a Bergamo (mah, mi pare più una lusinga!) e mi sento scivolare che la sua destinazione futura lo veda ricongiungersi ai due Federico: Rocco, ti prego, anche no, anche lui no! Risparmiateci almeno questo sgarbo. Com’è dura la vita del tifoso viola!
La Signora in viola