DRAGOWSKI, DISTANZA CON L'ESPANYOL PER LA RIVENDITA. CALLEJON LO SEGUE?
L'addio di Bartlomiej Dragowski alla Fiorentina è una realtà sempre più concreta. Il portiere polacco, che ha il contratto in scadenza a giugno 2023, ha già deciso da tempo di lasciare Firenze e, insieme al suo entourage, sta valutando tutte le offerte così da trovare la miglior soluzione possibile per la propria carriera.
Le piste che portano a Southampton e Bournemouth sono ormai da chiudere definitivamente. La Premier League non può essere un'opzione per Dragowski. L'estremo difensore ha infatti collezionato solo 9 presenze nella scorsa stagione (7 in Serie A, 2 in Coppa Italia), una quota troppo bassa per permettergli di essere eleggibile per i club di Premier viste le norme entrate in vigore dopo la Brexit. Proprio per questo si fa sempre più calda l'ipotesi di un futuro spagnolo.
Il giocatore e l'entourage hanno già un accordo di massima con l'Espanyol. Il club spagnolo non può più permettersi di puntare sul solo Diego Lopez, 41 anni il prossimo novembre, e ha deciso infatti di puntare tutto sul classe '97 per la propria porta. La trattativa è tutt'altro che in discesa, visto che ancora manca l'accordo tra i club. La Fiorentina chiede una cifra intorno agli otto milioni di euro, ma l'offerta dell'Espanyol è molto più bassa: un paio di milioni più l'inserimento di una percentuale sulla futura rivendita che va tra il 15 e il 20%. Cifre ancora troppo basse per la dirigenza viola. Si continua a trattare e le sensazioni, visto l'accordo tra il giocatore e la squadra barcellonese, e la volontà dei viola di liberarsi del portiere, sono che un accordo si possa trovare nei prossimi giorni.
Insieme a Dragowski potrebbe finire a Barcellona anche Josè Maria Callejon. Dopo aver rifiutato un paio di offerte dalla Turchia, una da parte del Fenerbahce, l'ex Napoli è pronto a fare ritorno in patria. L'esterno sta parlando con l'Espanyol, club in cui ha militato dal 2008 al 2011, per trovare un accordo e chissà se lo spagnolo e il polacco non possano essere ancora compagni di squadra, anche se in terra spagnola.