DAL SUDAMERICA ALL'EUROPA: IL MERCATO VIOLA FREME GIÀ
Il mercato, si sa, non dorme mai. Una frase fatta ma che stavolta sembra calzare a pennello con quelle che sono le mosse in questo periodo della Fiorentina, che in attesa di conoscere l'epilogo della sua stagione - in ballo c'è ancora una più che possibile qualificazione alle Coppe europee e una finale di Coppa Italia ancora da conquistare - sta già programmando il suo futuro. Sia dietro le scrivanie (il lancio del nuovo stemma, che sarà unito ad una massiccia operazione di marketing in Italia e non solo), sia a livello di infrastrutture (il Viola Park sarà inaugurato, se tutto va bene, entro la fine del 2022) sia come dicevamo sul fronte del mercato, dove gli uomini di riferimento dell'area tecnica sono stati letteralmente "sguinzagliati" per sondare alcune delle piste più calde.
Non è un caso infatti se il direttore tecnico Nicolas Burdisso si sia spostato in queste settimane in Argentina. L'obiettivo è quello di valutare alcuni profili che da mesi la Fiorentina si è appuntata sul suo taccuino (l'esterno offensivo del Velez Luca Orellano, valutato circa 10 milioni) ma anche allacciare di nuovo i rapporti con quell'Agustin Alvarez, sedotto e abbandonato nel corso della finestra invernale (ma tutto lascia pensare che l'accordo in estate potrà essere trovato, se Penarol e Fiorentina si metteranno d'accordo sulla percentuale di rivendita). Scout viola però sono stati visti anche nel Vecchio Continente e più in particolare a Oporto, dove i viola stanno continuando a monitorare il rendimento del terzino del Manchester United Diogo Dalot, impegnato in questi giorni con il Portogallo: passato dal Milan nella scorsa stagione, il terzino destro ha il contratto in scadenza nel 2023.
Macchina al lavoro, dunque, per trovare possibili soluzioni già ora ed anticipare la concorrenza. Con, magari, il sogno di un colpo da 90 per rinforzare in modo definitivo l'attacco dopi i recenti investimenti su Ikoné e Cabral. In tal senso fa sorridere che in questi giorni a Firenze ci sia proprio quell'Isco che in gennaio era stato accostato alla formazione di Italiano: il giocatore - che si trova in città semplicemente in vacanza con la famiglia - potrebbe senza dubbio rappresentare un uomo-copertina per la Viola che verrà, anche se i suoi 6 milioni netti d'ingaggio al Real rappresentano più di un motivo valido per credere che il sogno di vederlo con la maglia della Fiorentina sia destinato a rimanere tale.