CUORE, QUALITÀ E SANGUE FREDDO: I NUMERI TESTIMONIANO LA CRESCITA DEL CHINO

27.09.2021 20:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
 CUORE, QUALITÀ E SANGUE FREDDO: I NUMERI TESTIMONIANO LA CRESCITA DEL CHINO
© foto di Image Sport

Se la Fiorentina è riuscita ad uscire dalla Dacia Arena con tre punti il merito è anche di Lucas Martinez Quarta, un giocatore che dopo il primo anno di ambientamento in Italia sta facendo vedere tutto il suo potenziale. La partita del Chino, uno dei migliori contro l’Udinese, è impressionante se analizzata su tre piani allo stesso modo fondamentali nel calcio moderno, quello tecnico-tattico, quello fisico e quello psicologico.

Sul piano tecnico, in queste prime uscite stagionali l’argentino ha fatto capire perché il tecnico del River Plate Gallardo lo schierava all’occorrenza come centrocampista: anche ieri una partita impeccabile palla al piede, 91% di passaggi riusciti ed una capacità di superare la prima pressione avversaria conducendo palla in avanti che nessuno dei difensori viola ha. Anche nelle letture Quarta si è dimostrato giocatore maturo: 10 reuperi ad Udine, 29 da inizio campionato (meglio nella Fiorentina solo Milenkovic, che però ha giocato di più) ed una serie di interventi che esaltano la qualità principale dell’argentino, ovvero la scelta di tempo nell’anticipare l’attaccante. Sia la prestazione contro l'Udinese che le precedenti (per ultima quella di Genova) spazzano via i dubbi su una possibile inadattabilità di Quarta alla difesa a quattro: il Chino è un giocatore moderno e polifunzionale, che può giocare a tre ma che nasce al River come centrale di destra in una difesa a quattro ed il fatto che Italiano l'abbia riportato alle origini lo ha ulteriormente esaltato.

Oltre alla tecnica ed al tempismo da metodista, Quarta ieri ha dimostrato anche una capacità di tenere testa, sia nei duelli aerei che nei corpo a corpo, ai possenti giocatori che Gotti schierava da centrocampo in su. Emblematica in questo caso la chiusura su Beto, che dopo aver saltato in agilità Milenkovic ha letteralmente sbattuto sul muro del Chino. Quello con l’attaccante portoghese è uno dei 4 contrasti in cui ha avuto la meglio Quarta, che ha anche vinto 3 duelli aerei contro i giganti bianconeri.

L’argentino ha però impressionato prevalentemente per la gestione psicologica dell’incontro: ammonito al 16’ per uno dei pochi interventi fuori tempo, Quarta ha giocato 50 minuti duellando come se nulla fosse con gli attaccanti avversari nonostante il possibile doppio giallo che gli pendeva sulla testa, rischiando solo con un intervento a fine primo tempo (unico fallo commesso dopo l'ammonizione). Una prestazione matura e diligente premiata anche da Vincenzo Italiano, che aveva meditato di toglierlo all’intervallo ma che ha poi deciso di rischiare tenendolo in campo anche per buona parte della ripresa, scommettendo sui nervi saldi del suo difensore.

La fiducia datagli dal tecnico  sa tanto di investitura futura per Quarta, che adesso vuole aggiungere continuità alle sue prestazioni. Tra Nazionale argentina (di cui nel frattempo è diventato una pedina importante, vincendo anche la Copa America) e Fiorentina, il Chino non gioca infatti due partite da titolare di seguito dalle prime due gare del Iachini-bis (inizio aprile). Italiano in questo primo mese ha dimostrato di ruotare con regolarità anche i centrali di difesa, ma delle tante coppie provate quella composta dall’ex River e da Milenkovic sembra - per complementarietà, valore assoluto e relativa giovane età dei due-  quella su cui poter costruire le fondamenta della nuova Fiorentina.