C.S.: DETTO, FATTO! E C'ERA CHI AVEVA PAURA DI PERDERE "LORO"

10.10.2019 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
C.S.: DETTO, FATTO! E C'ERA CHI AVEVA PAURA DI PERDERE "LORO"

Penso che ormai i tifosi si stiano abituando alla nuova vita viola, ed è un bellissimo abituarsi ma, inevitabilmente, nello strabuzzare gli occhi per quello che ci sta piacevolmente accadendo, viene una rabbia naturale verso coloro che fino a pochi mesi fa ci hanno preso in giro. Non capisco chi vorrebbe che non si parlasse più di “loro”, perché credo sia basilare non dimenticare niente di quello che ci è successo e probabilmente questi soggetti sono quelli che brandivano lo slogan “chi vuoi che ci compri” e ora vorrebbero che nessuno glielo ricordasse visto che ora sono tutti sul carro americano. Ieri abbiamo avuto l’ennesima riprova che volere è potere ed è stato annunciato l’acquisto dell’area di Bagno a Ripoli che verrà adibita a nuovo centro sportivo della Fiorentina. Ma come, solo dopo quattro mesi dal loro arrivo? Fast, fast, fast…detto, fatto!

Siamo passati dal “tutto chiacchiere e distintivo” all’azione e alla concretezza. Mi immagino che non baderanno a spese e questa struttura sarà veramente un valore aggiunto per la Fiorentina tutta, dai bambini, ai ragazzi, alle donne, ai campioni. Tutti a calpestare lo stesso terreno, a respirare la stessa aria, a crescere sotto lo stesso tetto. Poco importa se verrà costruito fuori dl comune di Firenze, anche se siamo veramente dietro l’angolo, perché ormai la concezione della città metropolitana deve valere e venire accettata da tutti. Credo che chi governa Firenze si debba dare una svegliata e trovare finalmente una soluzione anche per lo stadio, altrimenti che si dia il via alla costruzione a Campi o dove troveranno velocemente lo spazio disponibile. Lo stesso Commisso ha precisato “Mi auguro che la stessa tempestività (quella per il C.S.) possa essere anche riproposta nell’iter che porterà alla realizzazione del nuovo stadio”. A buon intenditor…

L’argomento stadio non mi è mai interessato molto perché ho sempre avuto la certezza che “loro” non lo avrebbero mai realizzato e trovavo fiato e tempo sprecato tutto quello che veniva dedicato a questa novella dello stento (che la dura tanto tempo e la non finisce mai!). Adesso invece, nella nuova era viola, sono convinta che si possa arrivare a realizzare questa struttura che ci consentirebbe un’ulteriore crescita ed eviterebbe di far incavolare la nuova proprietà. Che l’Italia non è l’America penso che Rocco se ne sia già accorto, ma trovo controproducente che non si “sfrutti” un’occasione come questa, un signore con enormi disponibilità e voglia di fare, un italiano che dal nulla è diventato grandissimo e vuole rendere al suo paese e al calcio una parte di quello che la vita gli ha dato. Perché dovremmo tarpargli le ali? Perché noi non restituiamo a lui quello che già ci ha dato?

Purtroppo, passerà ancora del tempo prima di vedere la parola fine o meglio i primi mattoni del nuovo stadio (un po’ mi piange il cuore a pensarlo per l’affetto verso il Franchi), ma la risolutezza e i fatti che vediamo mi danno molta fiducia in Commisso e il suo staff e stavolta non c’è dubbio su chi sosterranno i tifosi. Parlando del nostro attuale e vetusto stadio come un monumento, Rocco si è sentito in dovere di chiamare tutti noi monumento, visto che andiamo a vedere le partite sotto l’acqua, col sole e col vento. Quando la Viola va bene e ci da soddisfazioni, sopportiamo tutto, ma le comodità piacciono assai…

La Signora in viola