CORSI E RICORSI STORICI TRA SCANZIANI, BATIGOL E RIGANÒ
Era il 7 maggio 1978 e a Firenze si giocava un Fiorentina-Genoa drammatico. I gigliati guidati da Galli e Antognoni cercavano disperatamente la salvezza con un orecchio alla radiolina per cercare di capire il risultato di Inter-Foggia, perché una vittoria dei nerazzurri sui pugliesi avrebbe voluto dire salvezza a prescindere dal proprio risultato, che alla fine fu 0-0.
A poco più di 40 anni di distanza cambia solo la squadra che l'Inter deve battere ma la situazione è la medesima: la Fiorentina giocherà contro il Genoa una sfida che deciderà la permanenza o meno nel massimo campionato con un orecchio a ciò che succederà a Milano, dove l'Inter cercherà i 3 punti (fondamentali per la corsa Champions) contro l'Empoli. Nel '78 fu Alessandro Scanziani con un gol al 75' su cross di Facchetti a salvare definitivamente la Fiorentina facendo vincere 2-1 la squadra nerazzurra. Questa volta chissà come andrà a finire.
Ma se questo è il precedente che può favorire la Fiorentina nella corsa alla salvezza, ce n'è un altro - con interpreti del tutto diversi ma un cammino in campionato fin troppo simile - che invece fa tremare la squadra viola. Parliamo del 1993 e della drammatica retrocessione di una squadra composta da giocatori del calibro di Effenberg, Laudrup e Batistuta. Una stagione cominciata in maniera eccelsa, tanto da trovarsi secondi a gennaio, e conclusasi nel peggiore dei modi con una retrocessione che ancora oggi grida vendetta (anche e soprattutto nei confronti della Roma, con Carnevali che sbagliò un gol a porta vuota e fece salvare l'Udinese). In quel caso, come del resto potrebbe accadere questa stagione, fu la classifica avulsa a condannare la squadra viola ma quantomeno questa volta la Fiorentina può contare sul fatto che l'Inter darà tutto per vincere.
L'analogia più recente può invece esser fatta con il maggio 2005, quando la Fiorentina dovette battere 3-0 il Brescia al Franchi per garantirsi la salvezza. Segnarono Miccoli, Jorgensen e Riganò: un tipo di giocatori che mancano e non poco ad una squadra come quella attuale.