COMMISSO, STADIO? SOLO SE È FAST E SE CONTROLLO TUTTO
Rocco Commisso, proprietario e presidente della Fiorentina, ha così parlato di vari temi legati al presente e al futuro della sua squadra: "Ancora non mi sento stanco. Accettiamo le tre giornate di squalifica per Ribery, e andiamo avanti. Mi dispiace, era stato il miglior giocatore del mese scorso in Serie A... E poi poveretto, gli è successo questo. Io e gli arbitri, quando giocavo, non andavamo mai d'accordo! La gente mi vuole bene anche se non vinciamo, speriamo che vinceremo presto! Già da domani... I ragazzi li ho visti un po' demoralizzati, soprattutto Ribery. È stata una brutta giornata, e non solo per il risultato ma anche per le espulsioni e gli infortuni di Lirola e Caceres. A Ribery gli ho detto che è tutto uguale a prima, gli voglio bene e continuerò a farlo. Lui come Chiesa, i ragazzi vanno sostenuti ed amati. Sanno quanto ci tengo a fare bene. I tifosi sono eccezionali: mai una critica, anzi mi arrivano talmente tanti consigli che non posso sentire tutti... Ci siamo innamorati a vicenda".
Cosa le piace di Firenze? "Io vivo fuori da New York, in New Jersey, e ogni volta che vado in città non vedo l'ora di tornarmene. Non ci voglio stare neanche ad aspettare in hotel! Firenze è piccola, dove vai è bellissima. Non c'era spazio, fino ad oggi... Camminiamo tanto quando andiamo in giro. La città mi ha mostrato emozioni, sentimenti, colore... È stato bellissimo. Oggi sono stato da Casamonti, l'architetto per il centro sportivo, e domani speriamo di concludere. Abbiamo comprato una proprietà, tutta finita, e per quell'altra concludiamo domani. È stato fatto tutto in pochi mesi. Io voglio fare qualcosa per la Fiorentina, così tutti si ricorderanno di Rocco. Oggi abbiamo speso cinque ore per pianificare ogni cosa, e sarà bellissimo".
Cosa promette sul fronte stadio? "La promessa è mia e non dipende solo da me, a differenza di Chiesa. C'è la politica, le istituzioni, la Mercafir che si deve muovere... Se non si va veloce e non ho controllo forse non lo faccio".
Quanto tempo si è dato per concludere la trattativa sullo stadio? "Non lo so, perché ci deve essere un bando per l'acquisto. Non so quanto tempo ci vorrà. Abbiamo cominciato con Campo di Marte, e Pessina ha ragione. Quando dice che le curve non si possono abbattere per fare uno stadio tutto unito. Ritenevo giusto partire da là, dalla storia di Firenze. Pessina deve prendere certe decisioni, io altre, seguendo quello che è meglio per me e per i tifosi della Fiorentina".
Uno tra Tonali e Ibrahimovic a gennaio? "Sogni... non saprei ancora".
Se Chiesa va via la Fiorentina ha pronto il sostituto? "No, non so niente. Non abbiamo parlato con Chiesa, è stato fatto quello che avevo detto. Sta a me e a lui, insieme le cose si fanno".
Cosa sente che sia cambiato? "Può darsi che con una nuova leadership, e non solo coi soldi, le cose cambieranno. Nella mia azienda i ruoli più alti sono con noi da 20-25 anni... Non ci sono tante altre realtà. Io non li caccio, c'è la passione. Quando si fa uno sbaglio non posso cacciare... Se rubano o fanno cose che non mi piacciono è una cosa differente, ma anche io sbaglio. Ora dobbiamo sistemare le cose, partendo dagli arbitri".
Suo figlio Joseph si è fidanzato? "No, non ancora! È free!".
Qual è la sua canzone preferita? "Una sola non ce l'ho. La prima canzone che ho imparato a suonare è stata la Calabresella. Venendo a Firenze mi sono innamorato di Firenze Santa Maria Novella, poi ora "O Fiorentina". Quando mi sono sposato c'era la musica del Padrino, che è uscito nel '75...".
Sente che c'è pazienza a Firenze? "Servirà pazienza con me (ride, ndr)! Sto lavorando su molte cose, e devo portare qualcosa...".
Domani a Sassuolo? "Vediamo, vediamo che succede...".
Mai mangiato il lampredotto? "Sì, e la trippa mi piace assai!".
Sente di aver fatto ripartire la passione? "Devo dire che siamo tutti insieme, e questo è il riconoscimento che voglio dare ai fiorentini. Stiamo soffrendo insieme, scialamo insieme e soffriamo insieme!".