CI SAREBBE IL CALCIO GIOCATO...
La settimana va concludendosi, al vivere delle sue ultime ore, ed un ragionamento scatta quasi in automatico, voltandosi a guardare cos'hanno lasciato in dote gli ultimi giorni di dibattito pubblico fiorentino: di calcio giocato si è parlato davvero poco e nulla. Inutile girarci troppo attorno: da almeno un paio di settimane a questa parte, con una forza ed una potenza mediatica mai così acuita, è il tema del nuovo stadio a farla da padrone, a maggior ragione dopo la manifestazione andata in scena venerdì sera.
Eppure ancora ventiquattr'ore, poco meno, e il campo tornerà ad emettere i suoi primi verdetti, con la partita del Franchi che aprirà le danze, un Fiorentina-Brescia che non brilla certo per appeal nel calendario del primo turno integrale della massima serie italiana da quando la fase di lockdown si è esaurita, ma che rappresenta già un primo bivio nel percorso di questi mesi conclusivi, per l'allenatore Iachini in primis, ma per la Fiorentina in generale.
Sì, perché qualora la squadra viola dovesse riuscire ad aggiudicarsi i primi tre punti dalla ripartenza, questa assumerebbe di certo tratti meno preoccupanti agli occhi di tutti, dato che - numeri alla mano - la Fiorentina ancora non può dirsi tranquilla in senso assoluto nella corsa salvezza, visto che Genoa e Lecce, appaiate al terzultimo posto, distano appena cinque punti. Il Brescia sembra ai minimi termini in quanto a organico: fondamentale dunque per il gruppo sarà isolarsi dalle tante voci, dichiarazioni e variazioni d'umore che si sono rincorse in settimana ad ogni livello del club e delle istituzioni cittadine, e pensare solamente al campo. Da qui ad agosto, in fondo, ci sarebbe da giocare ancora qualche partita...