CHIESA, IL PRESTITO ALLA JUVE E UN RISCATTO NON IN DUBBIO
Ancora oggi la formula con la quale la Fiorentina ha ceduto Federico Chiesa alla Juventus è argomento di discussione e di divisione. Molti non hanno digerito la dilazione del pagamento parsa quasi un assist ai bianconeri, tutti però avevano da tempo capito quale fosse la destinazione prescelta da Chiesa e dall’entourage che ne cura gli interessi. Insomma quello in bianconero è stato un matrimonio che già si poteva consumare un anno prima, e comunque da celebrarsi con il benestare generale.
Normale allora che ancora oggi faccia discutere la situazione dell’attaccante, invischiato nelle difficoltà dei bianconeri, anche perchè di fronte c’è una Juventus che ancora deve esaurire l’intero pagamento pur navigando in pessime acque economiche. Un accordo certamente complesso, quello stabilito sul fil di lana della finestra estiva di mercato dell’anno scorso, il cui esito non appare però a rischio, nonostante tutte le difficoltà della squadra di Allegri in campionato e della società guidata da Agnelli.
Gioverà perciò ricordare i paletti per i quali il passaggio di Chiesa ancora oggi resta di fatto un prestito, ma anche le condizioni che porteranno la Juve a riscattare un giocatore il cui valore potenziale sul mercato resta altissimo al pari di quello tecnico (molto apprezzato in Premier League). Per rendere obbligatorio il riscatto sarà infatti necessario che, in questa stagione, la Juve entri in Champions, che Chiesa segni 10 gol e collezioni almeno il 60% di presenze totali da almeno 30 minuti (attualmente è fermo a 13 su 23 gare con il rientro fissato a gennaio).
Dunque se la Juve ha già versato 10 milioni per il primo anno di prestito (3 per il prestito del primo anno, 7 la scorsa estate) gli altri 40 milioni sono pagabili in tre anni con un massimo di altri 10 milioni di bonus (raggiungibili sia per risultati di squadra nel biennio che per obiettivi singoli). Insomma al di là di condizioni che ancora la Juve può centrare non sono mancate rassicurazioni da parte del club bianconero in merito al riscatto, da 13 milioni bonus esclusi al termine di questa stagione, senza dimenticare il valore potenziale del calciatore comunque notevole che spingerà la Juve ad acquistare completamente Chiesa e a scrivere definitivamente la parola fine sulla sua storia in viola e su quello che se ancora oggi è un prestito resta destinato ad esaurirsi.