CHIESA COSÌ NON VA! OK IL PUNTICINO E IL SORRISO DI KOUAMÉ

09.07.2020 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CHIESA COSÌ NON VA! OK IL PUNTICINO E IL SORRISO DI KOUAMÉ

“Arriva a tirare in porta anche Lykogiannis e a noi non ci riesce!” commento da divano in casa mia mentre guardiamo l’avvincente partita fra Fiorentina e Cagliari, a conferma dell’annoso problema viola sottoporta. Hai voglia te a presentarti in campo con Vlahovic e dietro Ribery e Chiesa, ma nessuno dei tre è stato determinante in fase offensiva, o meglio, FR7 ci prova a mandare in porta i suoi ma predica nel deserto, vedi l’occasione per Lirola. Potrebbe anche concludere lui stesso una bella azione alla fine del primo tempo ma trova sulla sua strada non un difensore cagliaritano, ma Federico nostro che gli pesticcia davanti facendo sfumare l’iniziativa. Se contro il Sassuolo era stata la giornataccia di Castrovilli, ieri sera Chiesa ha fatto un primo tempo, perché dopo è stato sostituito, veramente imbarazzante.

Dispiace molto parlare male di un proprio calciatore, di quello che è definito un talento, di quello che abbiamo osannato fino a qualche tempo fa ma che ultimamente fa più preoccupare che gioire. Se dobbiamo trattenerlo a Firenze a “dolor di corpo” è bene che si trovi un buon acquirente e si monetizzi per fare un mercato che rilanci la Fiorentina, ammesso che adesso si possano ricavare le cifre che circolavano fino allo scorso campionato. Dispiace vedere come sia scocciato, incavolato col mondo e sempre a discutere con arbitro, avversari e compagni tanto da risultare antipatico ai più. Nella Fiorentina dei miei sogni ci sarebbe un posto per quel ragazzo che abbiamo visto esplodere con Sousa e consacrarsi negli anni successivi, ma non amo i calciatori che palesemente sembrano giocare tanto per timbrare il cartellino, che sono in campo fisicamente ma non la testa. Sono una irriducibile romantica e chi non ama la mia squadra può andarsene, con l’augurio di una fulgida carriera come il suo omonimo partito verso i lidi bianconeri.

Bene ha fatto Iachini a sostituirlo, facendo capire che chi non lotta per la salvezza può stare a sudare in panca. Abbiamo così tanti problemi che ci mancava anche Chiesino a fare confusione e abbiamo così pochi calciatori top che fa rabbia vedere come lo stesso non aiuti i compagni con le sue doti. Tant’è che Ghezzal entrato al suo posto ha fatto meglio e va anche applaudito per la tenacia avuta a restare in campo, altrimenti eravamo in dieci e non c’erano più sostituzioni, dopo che si è infortunato.

Nota lieta l’ingresso di Kouamè che stava per fare un esordio col botto perché per poco non fa go,l ma sarà per la prossima volta, come lo stesso calciatore ha sentenziato con grande simpatia. Il suo sorriso a fine partita è il contraltare più eclatante all’atteggiamento lamentoso e irritante di Chiesa. Un altro che è andato molto vicino a regalarci il vantaggio è stato Duncan che ha però centrato in pieno il palo, cosa che ormai facciamo tutte le partite. Dobbiamo affinare la mira e questo lo sappiamo bene.

Chi l’aveva presa giusta la mira è invece Simeone che dopo cinque minuti ha insaccato per il Cagliari, per fortuna in fuorigioco, facendomi quasi venire un mancamento e rivivere gli spettri dell’andata dove, ogni volta che i cagliaritani scendevano verso la nostra porta, facevamo gol! I gol stavolta non ci sono stati e ci teniamo questo striminzito 0-0 che dice poco ma che ci consente di prendere un punticino che, per come vanno le cose in questo nuovo corso del campionato, ci consente di allungare un minimo dalle sabbie mobili della zona bassa della classifica.

La Signora in viola