CASTROVILLI, VORREI DIVENTARE UN SIMBOLO: QUI PER CRESCERE

10.10.2019 13:16 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dagli inviati Niccolò Santi e Giacomo Galassi
CASTROVILLI, VORREI DIVENTARE UN SIMBOLO: QUI PER CRESCERE

Gaetano Castrovilli, centrocampista viola, ha preso la parola nella sala stampa del Franchi "Manuela Righini" per presentare il suo rinnovo con la Fiorentina fino al 2024. Di seguito le sue dichiarazioni.

Se ha voglia di diventare un simbolo della Fiorentina: "Ripercorrere la carriera di Antognoni sarebbe fantastico, ringrazio il mister che mi ha elogiato in questo modo. Essere un simbolo viola mi farebbe piacere: sono qui per migliorarmi e far parte di questo progetto".

Sull'emozione del rinnovo: "Lo dedico alla mia famiglia, per tutti i sacrifici che continuano a fare per me. Ho accettato con entusiasmo perché questa avventura può aiutarmi a crescere".

Su quando ha capito che avrebbe potuto sfondare: "Io penso ogni giorno a migliorarmi e a limare quei particolari per fare sempre meglio. Quando sono uscito dal campo contro la Juve e lo stadio mi ha applaudito ho capito che era un momento importante".

Sulla possibilità della Nazionale: "Amo le sfide, voglio affrontare anche questa e superarla. Speriamo in questa chiamata".

Se ha capito l'importanza di sostituire Benassi: "Io e lui stiamo spesso insieme, mi aiuta a migliorarmi. Non avrei mai pensato di partire titolare, che però voglio tenermi stretto con il lavoro".

Su ciò che deve migliorare per ambire alla Nazionale: "Ovviamente sotto porta, ma anche nell'ultimo passaggio".

Sul suo arrivo assieme a Scalera: "Con lui mi sento spesso, siamo molto amici. Però lui ora gioca altrove e gli faccio un grosso in bocca al lupo".

Su quanto la Serie B l'ha aiutato: "Molto, questo lo devo soprattutto ai miei compagni alla Cremonese. Lì sono migliorato sotto ogni punto di vista, soprattutto nell'aspetto tattico".

Su qual è stata la chiave che l'ha portato a crescere così: "Prima di entrare in campo penso spesso a tutti i sacrifici che ha fatto la mia famiglia, che è uno stimolo importante: mi fa dare tutto me stesso".

Se ha un idolo al quale si ispira: "Io sono prima di tutto Gaetano Castrovilli, comunque mi ispiravo e ispiro tanto a Ronaldinho e Kakà".

Su cosa significa segnare il primo gol in A in casa del Milan: "Io ero tifoso rossonero da piccolo, quasi mi dispiace (ride, ndr). Mi sono emozionato in quel momento".

Su quali sono i suoi obiettivi futuri: "Restare umile, con i piedi per terra. Nonché migliorare giorno per giorno".

Se gli piacerebbe essere uno dei giocatori che calcheranno il nuovo stadio: "Sì, rispondo secco".