BATISTUTA, Domani allo stadio. Firenze casa mia
Dopo il suo arrivo a Firenze tre giorni fa, oggi in sala stampa prende la parola anche Gabriel Omar Batistuta, che si annuncia tra i grandi protagonisti della Partita del Cuore che andrà in scena lunedì sera alle 20:00. Queste le sue dichiarazioni: "Vengo sempre con piacere a Firenze, i fiorentini lo sanno. Tutti sanno i problemi che ho alle caviglie ma appena ho sentito la parola "Firenze" ho deciso di venire senza pensarci. Giocherà anche Gattuso? Peccato, non ho partato il parastinchi. Ricordo l'ultima partita del cuore che ho giocato con Schumacher. Non ho più giocato da quando ho smesso, per me sarà una sorpresa. Voglio collaborare per questa causa. Ogni volta che vengo a Firenze sento che l'affetto intorno a me cresce. Sono stato qui nove anni, sono arrivato qui appena sposato e sono andato via con tre figli. C'è un legame speciale con questa città, qui sono a casa: abbiamo vinto tante battaglie insieme. Non voglio illudere i tifosi, non si aspettino il Batistuta del 1998: ho due caviglie in meno. Purtroppo corro poco ma l'importante sarà divertirsi, sugli spalti sarà una festa. Baggio allenatore? Non lo contesto, ma dipende quanto mi farà giocare (ride, ndr). Sarà un piacere per me giocare con giocatori come Antognoni, Toldo e Baggio. Rivedere Francesco sarà un grande piacere per me".
Se sarà allo stadi per Fiorentina-Torino: "Penso che sarò allo stadio, sono venuto dall'Argentina con due amici che giocano a pallone: gli voglio far vedere la mia casa".
Sul 4° posto viola: "Mi sembra un ottimo piazzamento per la Fiorentina".
Sulle parole di Montella: "Quale allenatore non chiede rinforzi? Anche Conte che ha vinto li chiede, mi sembrano richieste normali".
Su Schumacher: "Siamo molto amici, sono amareggiato per il momento che sta vivendo e spero che ce la faccia: non resta che pregare".
Su Rui Costa: "Non l'ho sentito dopo la sconfitta col Benfica".
Sul suo ruolo in Fiorentina: "Non ci sono aggiornamenti, non è successo niente".
Su una sua eventuale esultanza: "Non andrò alla bandierina, perché non c'arrivo (ride, ndr). Spero di fare rete".
Sulla finale di Coppa Italia: "La finale è una partita secca, ed è andata male. Gli faccio i miei complimenti perché comunque è arrivata a questo traguardo. Di fronte c'era una grande squadra come il Napoli. Le scene dei tifosi? C'è poco da aggiungere, non è stata una bella immagine. Spero non ci siano più episodi così, il calcio è una festa ed ultimamente in tanti Paesi non è più così. Io quando ero in campo volevo vedere la gente ed i bambini, oggi si ha paura di portare le famiglie allo stadio: si sta perdendo lo spirito e non va bene".
Sul Mondiale in Brasile: "Sta salendo la febbre per questo Mondiala, il Brasile è la casa del calcio. io come argentino spero di vincerlo".
Sulla Nazionale argentina: "E' una buona squadra, ma non si può portare tutti: spesso rimangono fuori giocatori importanti come Gonzalo e Tevez o il portiere Cavallero".
Su Giuseppe Rossi: "Oggi ho giocato a golf con Prandelli e... non ho parlato d'altro. Gli allenatori vogliono vincere e scelgono i giocatori adatti per vincere. Se Prandelli porta o non porta Rossi lo fa pensando al bene dell'Italia. Non so se lo porterei o no, dovrei vederlo. Se è il giocatore di sei mesi fa merita certamente i mondiali".
Sul suo futuro alla Fiorentina: "Lasciamo passare del tempo: tutti sanno cosa vorrei io..."
Sul campionato viola: "Da tifoso non mi lamento ma sogno lo scudetto un giorno: da un po' di anni a questa parte è sempre tra le prime e la adoro così com'è; poi se arriva un tricolore o una coppa sarebbe meglio. Io mi godo il gioco e la continuità della squadra. Prima, quando ero io in viola, i campionati erano come un elettrocardiogramma: ora c'è regolarità".