ADRIAN MUTU e i suoi "primi" 30 anni da "Fenomeno"

08.01.2009 23:58 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV
ADRIAN MUTU e i suoi "primi" 30 anni da "Fenomeno"
FirenzeViola.it

"Fenomeno", "Genio", chiamatelo come vi pare. Di sicuro è uno dei pochi calciatori al mondo capaci di spostare le sorti di una partita e, per la proprietà transitiva, i destini di una squadra. Noi, più semplicemente, lo vogliamo considerare il degno continuatore della grande tradizione dei numeri 10 della storia della Fiorentina. Da Miguel Montuori a "Picchio" De Sisti, campioni d'Italia col giglio sul petto nel 56' e nel 69', da Giancarlo Antognoni a Roberto Baggio, da Rui Costa a colui che ha raccolto l'eredità di ognuno di loro, facendo del "numero 10" un simbolo indelebile della propria esistenza. Adrian Mutu compie, oggi, i suoi "primi" 30 anni. Nasce, infatti, a Calinesti, nel sud della Romania, l'8 gennaio del 1979 e da qualche mese è diventato produttore di un vino rosso, che ha chiamato "Il 10", in onore ad un numero, ad una maglia che non è solo un pezzo di stoffa piuttosto che una posizione in campo, ma ancor di più uno stile di vita, un rendersi riconoscibile dentro e fuori dal rettangolo verde.

 

Adesso Adrian Mutu è chiamato a fare "31" come recita il famoso proverbio. Lo vuole la gente di Firenze, lo esigono i ragazzi della curva (ai quali il "fenomeno" regala sempre il suo rispettoso inchino), lo pretendono i suoi connazionali che per la quarta volta lo hanno eletto miglior giocatore romeno dell'anno, lo aspetta il mondo del calcio che lo annovera fra i cinque-sei fuoriclasse più grandi, alla pari di Messi, Ronaldo, Kakà, Ibrahimovic... Adrian è ormai un figlio adottivo di Firenze. Quì ha trovato la sua dimensione di vita, quì ha trovato Cesare Prandelli, per lui un padre ma anche un fratello maggiore, quì ha capito che può entrare nella storia come è capitato ai suoi gloriosi predecessori. Quì, e questo lo renderebbe unico e immortale, può diventare il capitano del terzo scudetto. Auguri.