A STAR IS BORN
Il primo errore è arrivato ben oltre l’ottantesimo minuto, e tanto per intendersi non è che Giacomo Bonaventura avesse impiegato più di tanto a prendersi quella maglia azzurra che mancava da (troppo) tempo. Un gol gioiello dei suoi, il primo in Nazionale, di quelli che i tifosi della Fiorentina hanno imparato a conoscere in un repertorio che pare francamente sconfinato e stracolmo di classe: dai colpi rapidi dentro l’area come avvenne a Praga (giusto per citarne uno) alle traiettorie imprendibili come quella che ha regalato il vantaggio su Malta all’Italia di Spalletti.
Penseranno poi Berardi e Frattesi a mettere in sicurezza i tre punti che tengono gli Azzurri in scia Ucraina nella corsa agli Europei, ma quando tutto il San Nicola di Bari applaude a scena aperta l'uscita di Bonaventura è immediato pensare come il leader tecnico viola si sia immediatamente riproposto anche in Nazionale. Giocando anche e soprattutto dove Italiano l’ha esaltato, e dove Spalletti ha fatto in fretta a replicarlo.
Un gol bello, un premio a una carriera tornata in ascesa da quando Bonaventura si è vestito di viola prendendosi sulle spalle un gruppo che sa di potergli sempre e comunque affidare palla. Perchè nella gara di Jack di ieri non c’è solo il gol dell’uno a zero, c’è un’azione costante che sta facendo la fortuna della Fiorentina da un paio di stagioni e che adesso, funzionando così anche in ambito nazionale, non può che diventare uno dei punti di forza degli Azzurri. E perchè questo Bonaventura sta dimostrando di poter incidere sempre e comunque, persino rinverdendo i fasti di stelle azzurre che hanno fatto la storia della Nazionale.