3ª NEI PRIMI TEMPI, 14ª NEI SECONDI: È UNA VIOLA A DOPPIA FACCIA
Dottor Jekyll e mister Hyde. La Fiorentina che anche ieri è capitolata all'ultimo istante di gara al cospetto della Lazio ha continuato a palesare uno dei difetti cronici che, fin dall'inizio del ciclo Italiano, si è più volte riproposto sul campo, ovvero la difficoltà nel mantenere per tutti i 90' di gioco la stessa intensità e - soprattutto - la medesima qualità. Certo, pensare che una squadra riesca ad arrivare in ogni gara fresca e lucida al triplice fischio finale è per certi aspetti utopico (i giocatori più che degli atleti dovrebbero trasformarsi in robot) eppure è ormai sotto gli occhi di tutti come Biraghi e compagni siano stati di frequente vittime di cali fisici che sono poi alla lunga costati preziosi punti in classifica. Come non ricordare, al di là dello sfortunato ko di ieri figlio dell'errore di un singolo, le rimonte subite in questa stagione contro Lecce e Frosinone? Oppure in Europa, contro il Genk?
In tal senso, per evidenziare quella che per certi aspetti può essere letta come una doppia faccia della Fiorentina, arriva in aiuto la speciale classifica legata al rendimento delle venti squadre di Serie A tra il primo e il secondo tempo dopo i primi 900' di questo campionato, graduatorie dove la squadra di Italiano ha fin qui saputo dare il meglio e il peggio di sé stessa. I viola infatti, dopo i dieci turni di campionato già in archivio, sarebbero addirittura terzi in classifica a quota 20 punti se si fossero giocati soltanto i primi 45' delle sfide della massima serie (grazie a sei vittorie, due pareggi e due sconfitte). Il dato viene corroborato, peraltro, da 12 gol fatti e appena 4 subiti. La prima in questo elenco speciale è l'Inter con 22 punti, mentre è secondo il Milan con 21.
Ben peggiore invece è il dato che riguarda le riprese della Fiorentina, il vero tallone d'Achille di una squadra che spesso esce dagli spogliatoi trasformata: tenendo conto solo dei secondi 45' di partita, la Fiorentina sarebbe infatti quattordicesima in graduatoria con appena 11 lunghezze (al netto di 6 reti fatti e 10 subite) - con una media di 1,1 punti a partita - dietro a formazioni decisamente più deboli rispetto ai viola come Lecce (18), Monza e Udinese (12) e al pari di Frosinone e Sassuolo. La domanda a questo punto sorge spontanea: qual è la principale causa di questo calo, evidente anche nei numeri? Le ipotesi sono tante: una flessione fisica della squadra dopo 45' ad un'intensità eccessiva? Delle scelte a gara in corso poco fortunate (a livello di sostituzioni) da parte dell'allenatore? Oppure un divario tecnico tra prime e seconde linee della squadra che si palesano poi sul campo?
Ecco, nel dettaglio, le classifiche in Serie A tra primo e secondo tempo: