28 GIORNI DOPO
Ventotto giorni dopo. La citazione cinematografica viene spontanea, non fosse per altro che questi sono i giorni - esatti - trascorsi dalla prima indiscrezione inerente all'asse Kalinic-Tianjin. Era il 23 dicembre, una notiza apparentemente come le altre. Suggestiva, certamente, ma come tante altre ce ne sono. Ed invece, 28 giorno dopo, ecco arrivare l'epilogo di una trattativa per certi versi complicata, nebulosa, e che in un modo o nell'altro vedrà la propria conclusione nel corso delle prossime ore.
Clausole, intermediari e smentite. Dopo quasi un mese, il quadro pare più semplice di quel che si pensi: i soldi per il cartellino sono molti, i soldi per l'ingaggio sono molti, gli ostacoli nel mezzo sono pochi. Almeno sulla carta. Perché se è vero che esiste una clausola da 50 milioni, è anche vero che il Tianjin non sembra intenzionato a raggiungere questa cifra. E allora, l'unica variabile potrebbe essere rappresentata dalla volontà del giocatore di restare comunque in viola nonostante le sirene. Uno scenario ad oggi difficile da preventivare, vista la posta in palio.