FIORENTINA-TRENTINO, PIÙ E MENO. ROSSI-LJAJIC SU TUTTI
La differenza la fanno i gol. E allora Adem Ljajic si aggiudica la palma del migliore in campo nel 9-0 tra Fiorentina e Trentino Team. Come nel famoso Italia-Germania la sfida tra Ljajic e Giuseppe Rossi termina 4-3, con un gol in zona Cesarini del serbo. Eccellente, quasi sorprendente anche la prova di “pepito” che ha riempito gli occhi di tifosi e addetti ai lavori. Se ci pensate bene, questa è forse la più bella notizia della giornata.
I PIU' DELLA FIORENTINA
ADEM LJAJIC - Tre gol di destro, uno di testa. Assist, dribbling, iniziative a go-go, e quella fascia di capitano che lo ha gasato, gratificato. L'ultimo sigillo poi, la punizione al 90', è vissuta in un clima surreale: nei secondi che hanno preceduto la battuta... tutti, ma proprio tutti, erano sicuri che Adem avrebbe fatto centro, segno di una fiducia smodata nelle qualità del “fenomenino”. Compreso Montella, che lo ha promosso sul campo.
GIUSEPPE ROSSI - Pepito è recuperato, non c'è dubbio. Per Rossi addirittura due gol di destro, lui che è mancino puro. Ma l'ex-Villareal non si è limitato a questo: ha spesso giostrato da collante tra centrocampo e attacco, ha aperto il gioco sulle fasce, ha concluso verso la porta da ogni posizione... Ha una voglia pazzesca di giocare, di farsi vedere. Bentornato “pepito”, firmato Montella e... Cesare Prandelli.
JOAQUIN - 32 anni e non sentirli. Lo spagnolo sembra un ragazzino, sulla destra è un punto di riferimento costante, salta l'avversario con irrisoria facilità. Ed “assiste” i compagni, con cross in quantità industriale. A sublimare il tutto, colpisce un palo con un destro a girare. Il dubbio è: Joaquin Cortes, alternativa o titolare?
MASSIMO AMBROSINI - Il pubblico lo applaude, lo sostiene, e questo (visti i suoi precedenti milanisti) è già un ottimo risultato. Lui da par suo ce la mette tutta, combatte, contrasta in mezzo al campo, serve i palloni per i primi due gol di Rossi e Pasqual. Aquilani è avvertito, Ambrosini è tutt'altro che un giocatore finito...
BORJA VALERO - Non c'era bisogno di conferme, ma Borja ha ricominciato da dove aveva finito. Corre, insegue tutto e tutti, delizia il pubblico con “veroniche” e giochi di prestigio... esattamente come l'anno scorso. E la gente impazzisce, gli dedica cori personalizzato. Va bene che di fronte c'era il Trentino, ma la classe (ed il rendimento) è quello di sempre.
Abbiamo lasciato per ultimo MARIO GOMEZ: niente paura, Mario non è tra i “MENO”. Però, allo stesso tempo, non ci sentiamo di metterlo tra i “PIU'”. Diciamo che, per oggi, Mario Gomez sta tra coloro che son sospesi: grande impegno, discreta mobilità, grandissima sfortuna. Due pali che gridano vendetta, un tiro respinto dal portiere, ed un buon sinistro deviato che meritava miglior fortuna. Comunque il tempo lavora per lui, da sempre gli attaccanti di peso entrano in forma più tardi. Metteteci poi il problema della lingua, un gioco nuovo, schemi e geometrie da assimilare... Certo oggi la coppia-gol è Rossi-Lajic, la copertina è tutta per loro.