SPALLETTI, vincere a Firenze per crescere in trasferta

17.03.2007 15:47 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: ilromanista.it

FIORENTINA - Penso che abbiamo un avversario difficile. Noi dobbiamo continuare sulla strada intrapresa fino a questo momento. Bisogna cercare di provare a vincere questa partita. Perché andare con propositi diversi potrebbe essere pericoloso, proprio in funzione della loro forza, della loro qualità. Loro stanno facendo un bellissimo campionato, perché ipoteticamente se si va a vedere le difficoltà che hanno avuto, la penalizzazione, che avrebbe creato problemi a qualsiasi squadra, a qualsiasi potenzialità proprio di organico, invece loro sono stati bravi. Pur passando un momento difficile all'inizio, sono riusciti a riorganizzarsi e a fare tanti punti. Se gli si ridanno i quindici punti di penalizzazione, mi sembra che sia la terza forza, mi sembra che avrebbe 51 punti, che sono tanti. Se fa gol anche Francesco è meglio. E' tutto perfetto. Noi dobbiamo assolutamente arrivare secondi.
PRANDELLI - Quello che penso del mio collega l'ho già detto più volte. Un grandissimo allenatore, una bravissima persona. Ogni volta che ho incontrato le squadre allenate da Prandelli, si vede che c'è un modo di lavorare con dei criteri giusti, che ricercano concetti; si vede che c'è complicità nelle sue squadre, dove tutti lavorano per il gruppo senza pensare a livello individuale. E poi, questo è evidente anche da quello che si vede dalla televisione, oltre che a conoscerlo direttamente, attraverso quello che è il racconto della gente che ha avuto a che fare con lui, dei calciatori, è proprio il fatto della tranquillità del rapporto che ha con i suoi calciatori che è bello da vedere e propositivo.
CRITICHE A ME STESSO - Le critiche le guardo se c'è possibilità di migliorare. Se poi devo andare a trovare qualcosa dove si può migliorare e dove ho sbagliato ce ne sono diverse, anche se non sono state determinanti. Le leggo le critiche su di me? Se possibile sì.
LE CENE - Io gli ho permesso fino alle 3, se sono rientrati prima gli faccio la multa... Mi piace questo fatto che vadano a cena tutti insieme, che si divertano entro determinati limiti, anche per approfondire le conoscenze.


TONI - L'ho allenato e so quanto è bravo. Magari in quella stagione a Empoli non ha dato il massimo. Anche Totti dice che Luca è molto bravo, insieme hanno vinto la coppa del mondo. Differenze? Sono giocatori diversi. Toni mette in terra qualsiasi palla buttata, è fortissimo di testa e fisicamente. Francesco da questo punto di vista ha dei margini.
VINCERE A FIRENZE - Andare a vincere ci può creare stimoli, sia per il fatto che giochiamo contro una grande squadra sia per il fatto che è da un po' che non facciamo risultato in trasferta. Per voi toscani fa effetto giocare a Firenze? Non ci si pensa più tanto, anche se Firenze è una piazza simile a Roma. Mi vedo sulla panchina della Fiorentina? Io penso a questo finale di stagione, l'attualità è la cosa più importante per costruire un futuro.
MANCINI A MANCHESTER - Era rimasto entusiasta di quello che ha vissuto. Impressionato dalla forza, dalla corsa di Cristiano Ronaldo, oltre che alla qualità di squadra in generale, che tutti dicono.
TONETTO IN NAZIONALE - Noi abbiamo fatto bene fino ad ora. Io ho trovato dei calciatori bravi, forti, sui quali iniziare un progetto, un lavoro. Perché questi ragazzi hanno potenzialità anche in previsioni future. Il merito è sempre delle qualità che si ha a disposizione, oltre che avere dei collaboratori molto bravi che mi aiutano in tutte quelle che sono le intenzioni e le ricerche, il programma. Tonetto è un buon calciatore, sta facendo benissimo. Spero che venga convocato perché se lo merita e soprattutto perché potrebbe dare un contributo. Lui è uno dei più forti in quel ruolo che c'è in Europa