Spagna pronta a disertare il Mondiale in caso di qualificazione di Israele: la situazione

La Spagna è pronta a disertare il Mondiale 2026 in USA, Messico e Canada in caso di qualificazione di Israele. Questo almeno quanto riporta il quotidiano sportivo Marca: il portavoce del gruppo socialista al Congresso, Patxi Lopez, ha lasciato aperta la porta alla possibile rinuncia nel caso in cui Israele riesca a staccare un pass per la partecipazione. Sarebbe una scelta senza precedenti.
"Perché con la Russia sì e con Israele no? Dov’è la differenza?". La riflessione di Patxi López sta facendo il giro del mondo e non solo: la Spagna chiederà agli organismi sportivi competenti di sanzionare Israele per gli spargimenti di sangue e i crimini perpetrati a Gaza. Poi, nel caso non fosse possibile, la Nazionale campione d'Europa in carica di Luis de La Fuente potrebbe arrivare addirittura ad autoescludersi dalla Coppa del Mondo. "È quello che stiamo facendo in questo momento, poi valuteremo".
Di fatto il Governo è autorizzato a convalidare o meno la partecipazione di qualsiasi Nazionale a qualunque campionato del mondo. In uno scenario del genere però, andrebbe valutata la portata della decisione con le relative conseguenze. Come risaputo, la FIFA - organizzatrice del Mondiale - non tollera l'intromissione governativa in qualsiasi questione legata alle attività legate al calcio. L'esempio lampante è la sospensione di Pakistan (poi tolta) e Congo per ingerenze di terze parti. Ricordiamo che il governo di Pedro Sánchez, e in particolare proprio il primo ministro, si sono schierati ripetutamente contro quanto sta accadendo in Palestina. Pedro Sánchez è stato il primo capo di stato europeo a parlare di genocidio in atto, promuovendo varie attività volte a boicottare lo stato di Israele.
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