PESSINA, Franchi: risorse importanti. Commisso...

07.05.2022 22:59 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PESSINA, Franchi: risorse importanti. Commisso...

Il soprintendente Andrea Pessina, ha così parlato a Toscana TV: "Non mi sento il Dottor No. Chiaro che i "no" facciano più rumore dei tanti "sì" che continuamente esprimiamo. Alcuni anni fa uscì una statistica su quanti rifiuti arrivassero dalle Soprintendenze: il 2-3% delle pratiche totali. Nel caso dello stadio di Firenze non era un no alla trasformazione dello stadio, bensì alla demolizione. In quel caso ritengo che i miei uffici abbiano avuto una posizione conciliante nonostante non coincidesse con la visione della proprietà della Fiorentina, la quale mal si adattava alla rilevanza storico-culturale del Franchi. Seguo con divertimento le chat dei tifosi e anche qualche commento non proprio generoso nei miei confronti: so che chi guarda la partita punta al comfort e al riparo dalle condizioni atmosferiche più di altri aspetti, ma ognuno fa il suo lavoro: l'opera di Nervi ha un'importanza sovranazionale e non per niente Governo e Ministero hanno messo a disposizione risorse importanti per il restauro del Franchi. Tutta la comunità è obbligata a partecipare".

Perché legge le chat dei tifosi?
"Vorrei sempre controllare che i miei messaggi arrivino in una maniera corretta. La categoria dei tifosi della Fiorentina ha uno spirito estremamente effervescente e molti dei miei dipendenti sono tifosi della Fiorentina e con loro scherziamo su questi aspetti".

Che ne pensa delle parole di Commisso sul Franchi?
"Non deve esserci punto d'incontro, ognuno ha sensibilità e obiettivi diversi. Lui vede le cose dal punto di vista degli affari, io dall'ottica della tutela del patrimonio culturale. Veniamo da due mondi diversi e le sue parole non mi hanno sorpreso più di tanto...".

Le piace il progetto Arup per il restyling? 
"Non l'ho ancora visto. Ho partecipato alla serata di proclamazione e visto ciò che hanno visto buona parte dei fiorentini ma non sono riuscito ad andare alla mostra di Palazzo Vecchio. A noi del settore interessa capire come si andrà ad incidere sulla struttura del Franchi ma questo avverrà solo in un passaggio più sviluppato. Il passaggio da noi alla Soprintendenza di Roma è avvenuto tempo fa, al tempo dell'emendamento 55-bis sugli stadi è stato stabilito che sarebbe stato così. Noi faremo l'istruttoria come da normalità, il punto sono i tempi compressi: avremo quindici giorni per esprimere i nostri pareri a Roma, ma siamo molto sereni. Per certi versi ci viene tolta una responsabilità. Il tempo o le carte sono galantuomini, basta vedere gli atti: sono decisioni spostate a Roma da due anni per la decisione finale e non sarà neanche l'ultimo progetto di Firenze così".

Più conservatrice la città o la Soprintendenza?
"La Soprintendenza. Il nostro ruolo è inevitabilmente questo".

Tifa per qualche squadra?
"Nessuna... Dirò di più, il padre di mia moglie era un arbitro di calcio e lei mi ha sposato perché non ero tifoso, non ne poteva più".