NASSI, Calcio gioco stupido: a vincere sono i potenti

03.02.2020 12:45 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
NASSI, Calcio gioco stupido: a vincere sono i potenti
FirenzeViola.it

L'ex dirigente viola Claudio Nassi ha detto la sua a proposito della lite tra Rocco Commisso e la Juventus raccontando un aneddoto all'interno di un lungo articolo firmato per TuttoMercatoWeb.com: "Scrivo che Moggi non era un fine intenditore e, da Torino, Juventus Channel telefona per un'intervista. Chiamano per saperne di più. Luciano non può intervenire. Viaggia in treno e non prendono la linea. Peccato, ma non vorrei essere frainteso, perché se uno ha lavorato per i club più importanti vuol dire che è stato bravo. C'era chi capiva più di lui. Lo sapeva e si circondava di validi collaboratori. Poi ha pensato di essere il padrone del vapore, insieme con Giraudo, dimenticando che, senza gli Agnelli, non erano nessuno. E sono stati spazzati via da chi aveva il potere. So come si sono svolti i fatti e Calciopoli è stata montata ad arte, quando bastava rivedere tre articoli delle Carte Federali relativi al Regolamento dell'AIA. Se era il Presidente della FIGC a eleggere i vertici e i designatori, di chi avrebbe dovuto curare gli interessi se era stato scelto dai grandi club? Quindi, si fosse data facoltà agli arbitri di eleggere i propri dirigenti all'interno della categoria, si sarebbero corrette le norme senza spargimento di sangue. Poiché l'obiettivo era un altro, sostituire l'allora Presidente Federale, dal momento che non ne avevano la forza, sono stati spazzati via da chi aveva più potere. Se il calcio, come si sa, è il gioco del potere, è fin troppo facile pensare che le big avranno vantaggi. D'accordo, bisognerà ridurli sempre, limitando il potere discrezionale dell'arbitro, ma fermiamoci qui.

Ecco perché non capisco i due scudetti tolti alla Juventus. Li hanno vinti sul campo. Erano i più forti, con alle spalle la società più forte. Tutti avrebbero voluto azionare la leva del cambio. Hanno tentato, senza riuscirci, e si sono ritirati con perdite. Nessuno si è domandato come il Milan ha vinto 29 trofei in 30 anni. Era sempre il più forte? Forse. Certamente il più potente. E la Sampdoria di Mantovani non otteneva successi impensabili grazie a un Presidente che aveva capito tutto? E il Vicenza di Dalle Carbonare non vinse C, B e Coppa Italia soprattutto per l'abilità di un suo consigliori? Ed oggi cos'è cambiato? Se trovate sulla strada il Real Madrid, il Barcellona e il Bayern Monaco, dove sperate di andare? Solo se saprete difendervi potrete sopravvivere, altrimenti il destino è soccombere. Non è stata uccellata l'Inter al Camp Nou, quando un rigore netto su Sensi non è stato fischiato da Skomina? Poteva andare 2-0 e forse vincere, ma davanti non aveva il Granada o l'Elche. Quindi è tornata a casa con le pive nel sacco. E in questo campionato non ci sono due squadre che non si possono lamentare? Perché sono più abili, hanno capito le dinamiche di un'organizzazione che troppi vedono come divertimento e svago. Ma non è così, perché il calcio è stato, è e sarà sempre un gioco stupido per persone intelligenti, come insegnava un vecchio allenatore".