MELUSO, Sfrutterei Vlahovic fino all'ultimo. Italiano...
Mauro Meluso, ex ds dello Spezia, da esperto del settore ha detto la sua sulla gestione del caso Vlahovic e sulle opportunità che la Fiorentina ha di fronte: "La situazione Vlahovic non è dovuta a qualche motivo particolare, è casuale. C'è anche tempo per risolvere la cosa, un anno e mezzo per scongiurare grosse perdite per il club. Certo che oggi Vlahovic è importante per la Fiorentina e quindi diventa difficile non utilizzarlo da parte dell'allenatore o metterlo fuori rosa da parte della società. Non voglio pensare che un dirigente esperto come Pradè non possa averci pensato prima. Dove potrebbe andare il serbo? Per le cifre di cui si parla difficile rimanga in Italia. La Fiorentina comunque dal suo punto di vista ha il diritto di chiedere un prezzo di trasferimento adeguato al valore del giocatore. C'è comunque un po' di margine e tempoper ricucire lo strappo. La Fiorentina può comunque trovare un nuovo Vlahovic, ha i fondi e le risorse per farlo. Ora il potere è dei calciatori, quando giocavo io ero un bene strumentale della mia società, ora sono cambiate le cose. In questa evoluzione, ci sono casi positivi ma anche negativi: Bastoni ad esempio da noi anno scorso stava per andare in C ma è voluto rimanere e ha fatto benissimo in A; Ricci stava per essere convocato in Nazionale ma non abbiamo potuto trovare un accordo e alla fine è finito senza squadra per diversi mesi, anche se adesso è in Serie B.
Sulla gestione di Commisso: "La comunicazione è un elemento ancora più importante oggi rispetto a trenta anni fa. Comunicare una cosa del genere significa buttarsi in mano agli avvoltoi; andava gestita meglio, è un errore ma si può ancora correggere il tiro".
Su come potrà influire il caso Vlahovic sul lavoro di Italiano: "Credo che Italiano sappia farsi seguire dalla squadra, c'è un rapporto di fiducia con lui. Si è comunque trovato a far fronte a diverse situazioni: tra il problema del rinnovo di Milenkovic, l'uscita di Pezzella, il caso Vlahovic ed il marcato che stentava. L'uomo probabilmente è superiore all'allenatore. Io lo conosco bene e posso solo lodare i suoi comportamenti. La Fiorentina però non è una squadra come le altre: questi problemi, considerando anche le spese di Commisso, poteva risolvere tutti questi problemi già a giugno".
E sull'avvio di stagione del suo vecchio allenatore: "Penso che Italiano, con Juric, siano gli allenatori che hanno inciso di più, visto che le due rose di Fiorentina e Torino non sono così cambiate rispetto all'anno scorso. Vincenzo lo conosco, vive di calcio e va in trance agonisitica già mezz'ora prima della partita. Questa sua passione ha portato a remare dalla stessa parte un gruppo di giocatori che lo segue, che comunque sono anche tecnicamente ottimi. Italiano ha dato un'identità precisa che negli anni scorsi non c'era".