DE MAGISTRIS, Spero Commisso non faccia tipo i DV
L'ex pallanuotista Gianni De Magistris, personalità di spicco della città fiorentina, dice la sua sui temi viola, a partire dallo stadio: "Mi piace lo sport, quello giocato. Quando si entra in questi meandri ci si perde, anche se personalmente ho sempre preferito uno stadio che fosse a Firenze città, senza nulla togliere a Campi o paesini limitrofi. La città metropolitana però è un concetto del futuro, e la volontà imprenditoriale di fare questa cosa per il bene della collettività mi fa ben sperare, e si va avanti a spron battuto. Certo, ci saranno diverse cose da fare, a partire da una viabilità diversa con uno svincolo autostradale, anche se non conosco bene la zona".
Vede differenze tra Commisso e le precedenti gestioni sul tema?
"Al di là dell'amore dei tifosi, Della Valle voleva farlo quello stadio. Forse ha lottato meno, ma si è parlato per anni della Mercafir, con tutti i plastici che sono venuti fuori. Mi auguro che Commisso non faccia la fine dei DV, anche se lui è uno che vede lontano. Evidente però che deve fare i conti con la burocrazia italiana. Mi fa ridere che il Franchi venga considerato un monumento nazionale, non è mica il Colosseo o la Reggia di Caserta. La mia paura è solo una: che Commisso alla fine si stufi. Sento parlare che deve fare la squadra e sì, quella è importante, ma se non ho certi fatturati non posso spendere. La situazione è complicata e purtroppo passa anche da questo benedetto stadio".
Come vede la posizione di Iachini?
"Fosse finita la stagione, la media punti non sarebbe stata disastrosa, meglio di Montella. Ovviamente questa ripartenza in un campionato che sarà difficile, visto che la squadra non sembra aver molto da chiedere e c'è il mercato già aperto, anche se non ufficialmente. Iachini è il primo ad essere in bilico, considerando che avrà davanti anche delle partite difficili. Il Brescia direi che è facile, ma chi lo sa, magari sono infervorati".