CAVASIN, Viola? Serviva mettere il doppiopetto

19.10.2020 20:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
CAVASIN, Viola? Serviva mettere il doppiopetto
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'ex allenatore viola Alberto Cavasin ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto, ha parlato anche della parentesi in cui ha allenato a Firenze: "Era un progetto ambizioso, una città splendida e anche un ambiente importante che fino a pochi mesi prima aveva visto dei campioni, che poi avrebbe rivisto a breve. Io ho vissuto quei 2-3 anni, un piccolo ponte tra il grande prestigio e quello nuovo. Si viveva nel top, quando un allenatore arrivava lì doveva mettersi il doppiopetto".

C'è una fotografia che riassume quella stagione?
"Due. Una le grandi difficoltà interne, per esempio ricordo la prima partita in casa che non si trovavano le maglie. Erano ancora nel magazzino... Io mi spogliavo dove c'erano scatoloni con materiale sportivo: era l'improvvisazione del tutto, ai minimi termini. Però vivevamo a Firenze ed avevamo 22mila abbonati: per qualche mese la proprietà aveva messo a disposizione di tutto e di più, ma si partiva da sotto. L'altra cosa, meravigliosa, che ho vissuto e che mi è piaciuta, è quella che come ti muovevi fuori era tutto un incontrare le famiglie, le signore anziane che ti chiedevano le cose e che poi ritrovavamo anche nelle trasferte a due passi. C'era il voler bene a questa squadra che risaliva, e lo stesso penso che l'abbiano vissuto anche i giornalisti".

C'era un giovanissimo Quagliarella, allora, e che oggi continua a segnare.
"Faceva parte delle situazioni di quel tempo. Si sapeva e si vedeva che era un buon giocatore, veniva dalla Primavera del Torino. Faceva fatica a trovare spazio, ed era però nell'età in cui doveva andare a giocare: il più adatto per la categoria e per affiancare Riganò era Evacuo. Quagliarella era più un doppione del primo, ma giocare a spezzoni o fare la riserva era uno spreco: ricordo che fu una scelta ponderata anche con i genitori, in prospettiva: è andato a giocare e si è rivelato un campione, un giocatore di ottimo livello".