CASAMONTI, Un progetto di qualità. In 18 mesi la fine

Per spiegare come sarà il centro sportivo, la parola è andata all'architetto Marco Casamonti: "Di solito si getta la prima pietra, una cosa all'insegna del cemento, del calcestruzzo. Materiali nobilissimi, eh, ma stavolta abbiamo pensato di piantare un albero e ringrazio la Fiorentina per l'idea. Perché? Come ha ricordato il sindaco, è un luogo straordinario e come dice il nome, sarà un giardino. Non solo non ne abbiamo tolti, ma ne abbiamo messi diversi, un grande lavoro di paesaggismo. Vogliamo realizzare un luogo di comfort psico-fisico per gli atleti, e congiungere generi e generazioni come mai fatto in nessuna altra città europea. Tutti insieme a girare negli stessi campi e mangiare negli stessi tavoli: una sola grande cucina, per 400 persone. Siamo tutti emozionati, è la costruzione di un sogno, di un pensiero, una cosa che fa vibrare. Progetto viene da proietto, proiettare in avanti un sogno... Appena ho visto Barone, oltre a pensare che fosse simpatico e pragmatico, ho capito che aveva due grandi sogni: centro sportivo e stadio. E ho capito che il primo voleva farlo subito, per gli atleti. Questo periodo Covid per l'Italia è un periodo di trasformazione urbanistica, ma non lo è per il resto del mondo e c'è da pensare che ciò che qui sembra eccezionalmente veloce, in altri paesi pare lento. Sono felice della scelta green del progetto, e il merito di questo va alla committenza. Un'opera di architettura ha padre e madre, e il padre è chi la vuole, chi la pensa e investe.
Non esistono progetti di qualità senza committenti di qualità. Anche il Rinascimento è tale per le grandi famiglie che l'hanno voluto, senza committenza non ci sono le opere. Abbiamo girato tutta l'Italia e, ahimé, questo è il più costoso e me ne assumo anche la colpa, ma è uno dei più grandi ed è la casa di un popolo, di una collettività. Il bello per un architetto non è progettare per pochi, ma per molti. In pochi hanno energie e le mettono sul tavolo, ma in tanti ne usufruiscono. Un lavoro, giorno e notte, per 15 mesi... Abbiamo fatto uno studio apposta qua a Bagno a Ripoli, comprando e ristrutturando rapidamente una fabbrica di mattonelle. Avevamo in mente anche lo stadio, ma chi lo sa, quello è un capitolo più difficile, oggi godiamoci questo centro sportivo per cui alcuni hanno lavorato dedicando solo ad esso il loro tempo. Abbiamo dieci campi da gioco, un piccolo stadio da 3000 posti dove giocheranno Primavera e femminile, poi una mini-arena da 1500 posti, dieci campi da gioco, due per maschile e femminile e il resto per le giovanili. Vogliamo prati naturali per la prima squadra, alcuni campi sono parzialmente illuminati, altri no. Abbiamo un grandissimo padiglione eventi per 400 persone, simbolicamente una grande collina: dentro la terra mangeremo e staremo tutti assieme. Vi racconto due aneddoti, quello di Catherine che voleva un luogo di raccoglimento e preghiera, oltre a un lago con fontana invece chiesto da Rocco, che sarà il sistema di drenaggio delle acque".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati