AMARCORD, 22 anni fa Passarella battè la Juve e Luca Toni…

28.04.2007 08:15 di  Redazione FV   vedi letture

…batte il Chievo sul neutro di Perugia firmando una favolosa doppietta. Precedenza assoluta comunque alla stagione 1984-85 e a quella che fu la 4° vittoria nella storia della Fiorentina a Torino contro la Juventus; ce ne sarà un’altra, all’ultima giornata del torneo 87-88 firmata Baggio e Di Chiara, ma quella che ci apprestiamo a rivivere interruppe un digiuno che durava da ben 16 anni e cioè dalla storica affermazione dell’11 maggio 1969 grazie alla quale i viola conquistarono matematicamente il loro secondo scudetto. Si sa, i precedenti tra Fiorentina e Juventus non possono farci sorridere specialmente sotto la Mole e a maggior ragione assume un significato particolare questa vittoria ottenuta 22 anni fa, proprio il 28 aprile. Andiamo alla partita e inizio che sembra confermare la tradizione negativa con vantaggio bianconero di Briaschi già al 3°, ma grande reazione viola che pareggia con un giovanissimo Luca Cecconi (proprio lui, l’attuale tecnico del Bologna subentrato ad Ulivieri) e va a vincere con una punizione di Daniel Alberto Passarella, per tutti il “Caudillo”. Prodezza tecnica di rara bellezza quella del libero argentino con un esterno sinistro che s’infila al sette opposto a quello dell’angolo di tiro lasciando di sasso il portiere juventino. Come spesso accadeva in quegl’anni fu la vittoria che salvò una stagione, altrimenti fallimentare, cominciata con ben altre premesse. Il piazzamento finale, infatti, fu un misero 9° posto per una squadra che veniva da una brillantissima terza posizione dell’anno precedente, che presentava il fenomeno Socrates, capitano della nazionale brasiliana (più attivo in birreria che in campo, quell’anno) e che purtroppo (ma si temeva) dovette rinunciare per tutto il campionato all’apporto del “Capitano”, Giancarlo Antognoni, ancora infortunato in seguito al gravissimo infortunio patito l’anno prima con la Sampdoria.
 
E veniamo al Chievo e a quella doppietta solamente accennata in apertura. Era scattata la squalifica per il Franchi (anche qui torna la maledizione Juve con i fumogeni di Coppa Italia) ed i viola fanno un tuffo nel passato tornando al Curi di Perugia teatro nella stagione 89-90 delle prodezze di Baggio e compagni in una memorabile edizione della coppa Uefa. Non mancano le polemiche alla vigilia per l’inopinata esclusione di Bojinov a favore di Jimenez, piccolo cileno appena arrivato dal mercato invernale; è infatti il 15 gennaio 2006, si disputa l’ultima d’andata e da pochi giorni Frey è fuori causa per un grave infortunio subito in coppa Italia (ancora la Juventus di mezzo…) e che lo terrà lontano dai campi di gioco per tutto il resto della stagione; in porta va Cejas, portiere argentino protagonista della promozione dalla B alla A due anni prima e che nella massima serie, lo vedremo, avrà parecchi problemi di rendimento. Periodo critico per i viola quindi anche se pronti via fioccano le occasioni da gol con inevitabile vantaggio di Toni su splendido assist di Jorgensen. Nel secondo tempo situazione rovesciata con i clivensi subito arrembanti e pareggio su punizione di Zanchetta complice un incerto Cejas. Adesso è il Chievo che meriterebbe la vittoria quando al 92° Pasqual affina il sinistro e mette in mezzo il pezzo classico del suo repertorio, il cross tagliato per l’incornata vincente di LucaToni e “furmini”. 2-1 il finale con i viola che salgono al terzo posto in classifica e si confermano in un’annata tutto sommato con il vento a favore.



Ultime due considerazioni: la prima riguarda la partita di ritorno a Verona, il 14 maggio 2006, e una gioia strozzata in gola per un campionato straordinario che nessuna calciopoli potrà mai cancellare; la seconda riguarda la cabala: la partita che abbiamo appena rivissuto assieme fu arbitrata da Trefoloni di Siena mentre oggi arbitra Banti di Livorno. Due arbitri toscani per due partite che ci auguriamo avere lo stesso epilogo. Hai visto mai…