SEMBRA GIA' TUTTO FINITO
Se non ce lo scriviamo in un promemoria, forse ci scordiamo che domenica c’è l’ultima partita di campionato visto l’appeal che riveste la gara contro il Chievo. E’ ben altro quello che ci interessa ormai da giorni ed è relativo al futuro della Fiorentina ed in particolare quello legato al suo allenatore.
A Palermo abbiamo salutato Neto e ci chiediamo chi altri vedremo per l’ultima volta entrare sul campo del Franchi coi colori viola addosso. Speriamo che in questi giorni ci sia il tanto atteso confronto fra Montella e ADV e si decida, senza strascicare la storia, chi guiderà la nostra squadra dalla prossima stagione. I presupposti per un divorzio ci sono tutti perché una della parti, quella del Mister, manifesta segnali di insofferenza e convincerlo a restare potrebbe essere difficile. E’ chiaro che la società sa benissimo che la squadra va rafforzata e cambiata in diversi soggetti e un addio di Montella potrebbe essere la spia che grandi investimenti non verranno fatti. Se, come si vocifera, nel portafoglio ci sono “solo” 10-12 milioni da spendere, grandi nomi non arriveranno certamente e per Montella, ma per chiunque altro, continuare il cammino senza le dovute modifiche, potrebbe essere poco stimolante.
Forse siamo un po’ tutti stanchi a fine di questa lunga stagione calcistica ma va comunque dato atto a Montella di essere stato l’allenatore dell’era DV che ha avuto il rendimento più alto ma che, probabilmente, adesso sente il richiamo di altre esperienze.
E’ basilare pertanto identificare velocemente chi avrà la conduzione tecnica della Viola dal prossimo ritiro. Sarebbe troppo chiedere, finalmente, un allenatore speciale? Il nostro “special one” potrebbe essere l’inarrivabile Spalletti che, purtroppo, è abituato a guadagnare molto ma che è di chiara fede viola e parla la nostra lingua, il fiorentino. Si eviterebbero tante incomprensioni come successo spesso negli ultimi periodi e si creerebbe più empatia con la piazza, cosa che è riuscita poco a Montella.
Confido in cuor mio che un giorno questo sogno, manifestato anche da Spalletti stesso, si avvererà e che la famiglia Della Valle possa fare un sacrificio in questo senso. Abbiamo fatto da trampolino di lancio per diversi allenatori arriverà, prima o poi, quello che lancerà noi verso un trofeo ambizioso?
Resta pertanto la sensazione che, oltre al campionato, stia finendo di nuovo un ciclo, che si dovrà ripartire per una nuova avventura che preveda, finalmente, come prossimo step una crescita reale. L’allenatore potrà avere un altro nome ma la proprietà quella rimarrà e da quella ci aspettiamo un coinvolgimento (emotivo, di presenza ed economico) maggiore.
La Signora in viola
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