"VIOLAZZURRO", E intanto Lippi...'nomina' Gilardino

02.03.2010 01:13 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
"VIOLAZZURRO", E intanto Lippi...'nomina' Gilardino
FirenzeViola.it
© foto di Federico de Luca

In tempi di “Grande fratello” può succedere questo e altro. Marcello Lippi, vuoi per la statura, vuoi per l'importanza del personaggio (è pur sempre C.T della nazionale di calcio campione del mondo), sembra un po' il fratello maggiore di tutti gli italiani, o per meglio dire, il nonno di tutti gli appassionati di calcio vista l'età e la criniera argentata. Sicuramente non inspira simpatia (a differenza dei nonni in genere), in special modo a Firenze: troppi gli anni alla guida dell'odiata compagine bianconera, tanto da meritarsi un coro (invero molto brutto) da parte della curva Fiesole con tanto di rima baciata. Insomma, nonostante la provenienza toscana (il mister è di Viareggio) non è mai stato profeta in patria e l'accostamento col grande fratello (con la g minuscola) nasce anche da quell'aria di...”so tutto io, ci penso io...” tipica dell'appartenente alla famiglia di stampo siciliano.

In questi giorni la nazionale si è radunata a Coverciano prima di affrontare l'ultima amichevole di preparazione all'imminente mondiale sudafricano. Avversario sarà il Camerun, un nome che ci riporta a Spagna 82, quando proprio un pareggio contro i “leoni indomabili” ci proiettò al turno successivo per poi arrivare addirittura a vincere quel mondiale. Lippi ha parlato un po' di tutto e di tutti, compreso Alberto Gilardino, e lasciatecelo dire...non ci è piaciuto per niente. Il CT viareggino ha parlato degli assenti, più o meno illustri, ed al momento di “nominare” (e qui si torna al Grande Fratello con la G maiuscola) gli attaccanti sono entrati in ballo Iaquinta, Camoranesi ed appunto Gilardino. Fin qui tutto bene, perchè il Gila non era in grado di rispondere alla convocazione, e comunque non è stato dimenticato da Lippi. Non ci ha convinto, invece, quando ha inserito il bomber viola negli elementi da tenere sotto osservazione. Allora ci chiediamo: secondo voi, Gilardino deve essere tenuto ancora sotto osservazione dopo 16 gol in 39 partite con la maglia azzurra, dopo che nel 2004 vinse praticamente da solo un campionato europeo con l'under 21, dopo aver vinto un mondiale nel 2006, e dopo aver portato questa nazionale matematicamente ai mondiali con il gol decisivo realizzato in Irlanda il 10 ottobre 2009? Si, cari signori, Alberto Gilardino ha ancora bisogno di stare sotto osservazione. Non ci nascondiamo: il Gila non è mai piaciuto fino in fondo a Marcello Lippi. In Germania, dopo essere partito con la coppia d'attacco Toni-Gilardino, fece ben presto la sua scelta a favore dell'allora centravanti viola (ed ha avuto ragione visto il risultato finale). Poi un utilizzo a spizzichi e bocconi comprese le qualificazioni al mondiale sudafricano fino alla partita decisiva, appunto contro l'Irlanda, quando Alberto partì dalla panchina per poi entrare e (come abbiamo ricordato) decidere la qualificazione. Ma non finisce qui: Lippi non ci è piaciuto quando tra quelli sotto osservazione (oltre alla lesa maestà di Gilardino) ha inserito anche Luca Toni (fermo per infortunio, ma fuori dal giro del grande calcio ormai da mesi) e Amauri, che diventerà italiano tra poche ore e quindi papabile per la convocazione (per la gioia dello stesso Lippi che non aspetta altro da mesi). Lungi da noi fare dietrologia spicciola con Amauri juventino e Lippi prossimo direttore tecnico bianconero, ma il dubbio resta legittimo.

Qualcuno può dire: ma Lippi non ha diritto di fare le sue scelte? Di avere le sue simpatie ed antipatie? Giustissimo. Lippi è un uomo, con pregi e difetti, e se anche un genitore ha le sue preferenze all'interno di una famiglia non le può avere il CT di una nazionale? Ci sembra solamente un po' strano (e pretestuoso) che uno col passato e (sopratutto) col presente di Alberto Gilardino debba ancora conquistarsi, non diciamo il posto, ma addirittura la convocazione per Sud Africa 2010. Ecco perchè vediamo nel “nominare” Gilardino da parte di Marcello Lippi un'accezione negativa che somiglia più ad una “nomination” da Grande Fratello (l'anticamera dell'eliminazione) che ad una citazione di merito, viatico per una meritata promozione sul campo. Lo dichiariamo prima: aspettiamoci di tutto su Gilardino ai mondiali perchè le ombre di Borriello, Amauri, Iaquinta, addirittura Pazzini potrebbero diventare dei veri e propri fantasmi.