"OCCHI PUNTATI SU..." MARCO DONADEL, Un maratoneta sulla via di Anfield

07.12.2009 01:01 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
"OCCHI PUNTATI SU..."  MARCO DONADEL, Un maratoneta sulla via di  Anfield
FirenzeViola.it
© foto di Morini Giacomo

Marco Donadel, ovvero..."La classe operaia va in Paradiso". Nella settimana dedicata alla grande sfida col Liverpool lo potremmo definire un giocatore da Anfield Road, che si esalta nella lotta, nel combattimento, caratteristiche principali di queste battaglie epiche. In mancanza di Mutu e Marchionni, con Zanetti squalificato e Jovetic convalescente (eufemismo) tocca a loro, ai gregari, ai portatori d'acqua, tenere su la Fiorentina dall'alto della loro..."Vita da mediani". Qualche numero per la partita del riccioluto centrocampista viola: Sessantasei passaggi dei quali 57 positivi. 6 contrasti vinti. 2 tiri verso la porta di cui uno parato. 2 falli fatti, 4 falli subiti (strana proporzione per un mediano portato più a distruggere che a costruire). 1 dribbling, 4 cambi di gioco e... ci accorgiamo solo ora che manca un dato, fondamentale... Quanti chilometri avrà percorso Donadel contro l'Atalanta? Purtroppo siamo sprovvisti di contapassi ma, novello Filippide, il mediano di Conegliano Veneto ha letteralmente asfaltato il prato del "Franchi" correndo una maratona tutta sua, scorrazzando da parte a parte, in lungo ed in largo, rincorrendo qualunque cosa gli capitasse a tiro. E non contento è andato pure alla conclusione centrando lo specchio al 24' ma, ahimè, Consigli (invero con un intervento assai plateale) gli ha negato la gioia del gol. Marco Donadel stava bene, fisicamente e mentalmente, e da testa pensante (una delle poche nel parco calciatori italiano) ha capito perfettamente cosa Prandelli vuole da lui. Ha capito che (come recita un famoso adagio del calcio) deve "mettere in difficoltà il mister" al momento di scegliere, ha capito, cioè, che questa stagione è l'ultimo treno per una definitiva affermazione (attenzione, non consacrazione, Marco è conscio dei propri limiti) nel calcio italiano. Già, qualcuno può dire...ma se non è nemmeno titolare! E l'errore sta proprio quì. Prandelli, ad inizio anno, ha fatto una scelta precisa: rosa corta (perdòn, ristretta) ma versatile e sopratutto motivata. Quanti centrocampisti prevede il 4-2-3-1, due? Ebbene, tengo tre titolari per due posti con degli "adattati" di rincalzo, pronti all'uso in caso di emergenza. Nessuna interferenza, nessuna ingerenza (leggi Felipe Melo piuttosto che Almiron, lui più del brasiliano), voglio gente costantemente motivata che ad ogni minima occasione giochi la partita della vita per conquistarsi un posto al sole. E questo ha fatto e sta facendo Donadel. Lui sa che Montolivo e Zanetti partono un gradino sopra, ma sa anche che lui stesso può scalare facilmente quel gradino, vuoi per un calo di forma dei titolari, vuoi per infortunio di uno dei due (Zanetti si presta particolarmente a questo giochino), vuoi perchè Prandelli lo vede "bene" durante la settimana. Dopo quel gradino c'è lui, Marco Donadel, tutto il resto è noia.

Donadel, contro l'Atalanta, è arrivato alla 170° presenza in serie A (155° in maglia viola) ed ha già disputato 657 minuti spalmati su 11 presenze. A queste vanno aggiunti 301 minuti in Champions League con 7 gettoni... se questi vi sembrano numeri da riserva. Ma Donadel non è solo presenze, chilometri e minuti giocati; è carisma (non ce ne voglia Dainelli ma Donadel è ritenuto un pò da tutti il "capitano senza portafoglio" della Fiorentina), personalità, esperienza, intelligenza, insomma...un esempio per tutti. E peccato non aver avuto oggi al "Franchi" il contapassi...forse non avremmo creduto ai nostri occhi.