URGE UN RESTYLING
Delio Rossi ha confessato di non leggere i giornali e internet e, aggiungo io, è un privilegiato. Si è risparmiato quanto è stato detto e molto di più all’indomani della sconfitta contro un diligente Lecce. Diligente e agevolato da un calcio di rigore concesso in maniera generosa da un assistente ed un arbitro perlomeno non attenti. Nel conto si può aggiungere anche quella rete fallita da Lijaic (un errore causato dalla mancanza di lucidità all’atto conclusivo davanti il portiere) ma non sposta di un millimetro o di un chilometro il senso della sconfitta. Non lo cambia perché domenica pomeriggio abbiamo visto la Fiorentina di sempre, quella che non corre senza palla, monocorde, che non sa velocizzare la manovra, non ha grinta e non ha memoria tattica. Domenica aveva già dimenticato quanto fatto di buono davanti alla Roma giallorossa. Rispetto ad altre partite è cambiato il finale. Domenica pomeriggio c’è stata una decisa contestazione dei tifosi e quella verbale di tanti addetti ai lavori.
Sulla presa di posizione della tifoseria non voglio intervenire (quando non si trascende è uno dei pochi diritti loro riconosciuti) perché il discutere su proprietà, allenatori e giocatori è il sale che insaporisce il ricco piatto calcistico. Il tifoso travolto dalla delusione può vedere il nero dove c’è il grigio scuro. 100 tifosi possono sognare 100 formazioni completamente diverse, ma un minimo di ragione ce l’hanno, non ascoltarli è un errore.
Pur sapendo che non legge internet, che sta lontano dai siti che trattano della Fiorentina, io una lettera aperta a Delio Rossi la scrivo lo stesso. In Società c’è chi legge per il tecnico e può informarlo.
La sconfitta contro il Lecce, caro Rossi, è la conferma che, con gli uomini che ha in rosa, il suo lavoro sarà destinato al fallimento. E’ triste ammetterlo ma è scontato senza una sterzata che solo lei può dare. Non si illuda perché la squadra vista contro la Roma la vedremo solo contro Napoli, Lazio, Milan e Juventus (queste sono squadre che fanno giocare perché sono troppo più forti e non studiano contromosse). E’ bastato un Lecce più prudente per vanificare i risultati di Novara e Roma; per bruciare anche quel barlume di ottimismo creato dalla sua rivoluzione tattica, quel 3-5-2 atteso e sostenuto a gloria da tanti esperti. Questa Fiorentina non sa produrre calcio offensivo, è il suo limite. Ne prenda atto e provveda. Si imponga e bussi alla porta dei Della Valle. Bussi oggi per avere quanto sarà necessario il prossimo giugno.
Utilizzi tutto il tempo che vuole per valorizzare il valorizzabile ma non si faccia incantare dalle troppe sirene presenti nel mercato. Amauri potrà portarle un paio di punti in più ma dragherebbe il suo piccolo pozzo di San Patrizio. La Fiorentina è uscita fuori da tutto ma è in grado di stare lontana dalla zona retrocessione. Se non può rinunciare ad acquisire le prestazioni di due o tre giocatori, li cerchi, mi dispiace ripetermi, fra gli uomini a lei fedeli e che non abbiano il pelo sullo stomaco. Tutte le risorse economiche che Corvino riuscirà a recuperare, più quelle che i Della Valle metteranno a disposizione (è un loro sacrosanto dovere) le utilizzi per costruire la Fiorentina 2012/2013. Per portare avanti questo progetto, nel frattempo, caro Delio, chieda ed ottenga la collaborazione della tifoseria. Solo il suo carisma e la sua capacità di piegare le resistenze economico-tecniche della Società, può cambiare il loro tormentato rapporto con il dodicesimo giocatore. Decida subito perché siamo in ritardo di diciotto mesi, disseminati di delusioni e polemiche.
Franco Ligas
giornalista Mediaset