UNO STRANO PRIMO GIORNO DI SCUOLA
La Fiorentina si è radunata ieri ma nessuno se n'è accorto. Il "primo giorno di scuola" della stagione 2012-13 (quella dell'atteso riscatto dopo due stagioni consecutive di grandi delusioni) è scivolato via nella completa indifferenza dei tifosi. Certo, il programma non lasciava spazio a grandi slanci, a differenza di quanto è accaduto a Roma con Zeman, ma il deserto nella zona dei Campini deve far riflettere la società. E forse inizia a preoccupare lo stesso Montella, il giovane allenatore sul quale la Fiorentina ha deciso di costruire un futuro più all'altezza delle proprie ambizioni e tradizioni.
Il "maestro" Montella ha visto sfilare di fronte a sè l'intera rosa attualmente a disposizione, ma fra giovanissimi e vecchi "ripetenti" ha potuto constatare quanti banchi vuoti abbia ancora la sua classe. Assenze pesanti, non giustificate, che riguardano in particolare il centrocampista-regista sul quale costruire il gioco della Fiorentina e l'attaccante da doppia cifra in grado di affiancare Jovetic. Si tratta di due ruoli inconciliabili con la strategia dell'attesa e della ricerca dei saldi che sembra animare la dirigenza viola. E' invece urgente affidare prima possibile al nuovo allenatore gli uomini indispensabili a rifondare la squadra: uomini che parlino e capiscano lo stesso linguaggio calcistico di Montella, che non a caso ha indicato Pizarro e Lodi, due giocatori a lui ben noti per averli conosciuti e allenati rispettivamente nella Roma e nel Catania. Il tormentato arrivo di El Hamdaoui, d'altro canto, non può essere considerato il necessario rinforzo in attacco. Il probabile ritorno del portiere Viviano, un fiorentino tifoso che torna nella squadra dei suoi sogni, risolleverebbe un po' il morale di una piazza depressa, ma è ancora troppo poco. Iniziare il ritiro a Moena senza gli interpreti fondamentali sarebbe un grave errore, la Fiorentina ha avuto e ha ancora il tempo per prepararsi al meglio all'inizio del campionato.
L'unico aspetto positivo del "primo giorno di scuola" è che Montella ha potuto finalmente guardare negli occhi Behrami e Jovetic, i due giocatori più discussi di questa stanca estate viola, e capire qualcosa in più sulla loro volontà di rimanere a Firenze. Non è poco, ma non basta e Montella lo sa. La campanella è già suonata e la sua Fiorentina non può permettersi ritardi né accampare alibi. Ci sono due anni da recuperare.
Simone Nozzoli