UN PARI CHE VALE UNA VITTORIA. IL MIGLIOR CARATTERE VIOLA DELLA STAGIONE. BENE PRANDELLI, PROGRESSI NEL GIOCO. DISASTRO DI BELLO. RIBERY APRE A FIRENZE: PUÒ RESTARE. MILENKOVIC, UN ERRORE GRAVE. IDEA MANDRAGORA SE PARTE PULGAR

30.01.2021 11:05 di  Mario Tenerani   vedi letture
UN PARI CHE VALE UNA VITTORIA. IL MIGLIOR CARATTERE VIOLA DELLA STAGIONE. BENE PRANDELLI, PROGRESSI NEL GIOCO. DISASTRO DI BELLO. RIBERY APRE A FIRENZE: PUÒ RESTARE. MILENKOVIC, UN ERRORE GRAVE. IDEA MANDRAGORA SE PARTE PULGAR
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© foto di Giacomo Falsini

Ci sono varie modalità per ritrovare una squadra, intesa come gruppo, voglia di sacrificio, determinazione nel portare a casa un risultato. Ecco, la Fiorentina ha scelto la gara di Torino, per dimostrare tutto questo: dopo 16 minuti della ripresa è rimasta in 10 per l’espulsione di Castrovilli e ciò nonostante è passata in vantaggio con Ribery. Ancora 4 minuti e i viola sono scesi a 9 unità per il gesto scellerato di Milenkovic. Da quel momento la Fiorentina per 29 minuti ha giocato una gara impari, ma con orgoglio e tenacia, resistendo e contrattaccando. Il pari del Toro è arrivato a pochi secondi dal 90’, Belotti che non segnava da 7 partite ha realizzato il suo decimo gol. In questa partita matta la Fiorentina ha preso un palo con Vlahovic, su servizio splendido di Ribery, mentre il Toro ha centrato una traversa con Zaza e anche con Singo. Vlahovic si è visto annullare un gol, segnato di destro, perché aveva mezza scarpa in fuorigioco. Anche in questo caso Ribery aveva fabbricato un assist sontuoso. 

La Fiorentina ha giocato meglio del Toro, manovra più fluida e convincente. Un pari che comunque ai viola serve, mentre i granata rimangono sempre più invischiati nella lotta per la salvezza. L’azione del gol di Ribery è stata splendida: Bonaventura e il francese hanno dato vita a tre dai e vai consecutivi, con tre passaggi ciascuno e alla fine l’ex Bayern l’ha messa dentro. In quella geometria si è capito una volta di più che i due sulla trequarti possono davvero diventare decisivi. Prandelli è stato bravo a gestire la partita e i cambi, si vedono le sue direttive nel progresso del gioco. Un passo avanti importante.

Milenkovic, al di là della sceneggiata di Belotti, è stato imperdonabile: un calciatore ormai con esperienza non può commettere un simile errore. Il sospetto è che non sia sereno per la sua vicenda contrattuale, troppo nervoso. Ha fatto un danno grosso alla squadra, nessuna meraviglia se la società lo multasse.

Capitolo Di Bello: arbitraggio con diversi errori, troppi cartellini, espulso pure il bravissimo magazziniere Hamid che era nei pressi della panchina. E’ apparso molto irritato nei riguardi della Fiorentina. Si tratta di internazionale sul quale l’Aia punta molto. Speriamo che le polemiche nate in Lega in settimana, con la mancata elezione a consigliere del direttore generale Barone e lo scontro verbale, ma molto acceso con il presidente Agnelli, non abbiano lasciato scorie politiche. La Fiorentina sta portando avanti le proprie idee e le proprie battaglie, ma sul fronte opposto i piani sono diversi. Il club viola merita rispetto, ma forse servirà un’opera di maggior diplomazia. Bene hanno fatto ieri sera i dirigenti a non commentare la disastrosa direzione di gara di Di Bello. 

Ribery nel post gara ha mandato un messaggio di amore a Firenze. In sostanza ha spiegato di essere pronto a continuare l’avventura con la Fiorentina e attende un segnale dalla società. Se ne parlerà nelle prossime settimane. 

Torniamo al mercato anche se pare essere già finito. Pradè è stato chiaro durante la conferenza stampa di presentazione di Sasha Kokorin: “Ci fermiamo qui, abbiamo fatto quello che dovevamo fare”. Conoscendo il mercato a 48 ore dal gong finale, può ancora accadere qualcosa, basta si presenti l’occasione. Intanto Pulgar: per lui si sono mossi Cagliari e Sassuolo, ma il club che ha fatto più sul serio è stato il Valencia. Gli spagnoli hanno messo sul piatto di Daniele Pradè una cifra di circa 12 milioni, cioè un prestito con obbligo di riscatto vincolato però ad alcune condizioni non proprio sicure per la Fiorentina. Il nodo è questo: o i viola decidono di vendere un calciatore definitivamente oppure rinunciano all’idea, altrimenti tra qualche mese questo tornerebbe alla base e non arriverebbero i soldi pattuiti. Pulgar, poi, andrebbe sostituito anche perché al momento sono solo 5 i centrocampisti a disposizione di Prandelli e non resta molto spazio per trovare un valido sostituto. 

Ieri sera ha cominciato a circolare il nome di un vecchio obiettivo della Fiorentina, Mandragora. Il giocatore dell’Udinese naturalmente sbarcherebbe a Firenze solo se davvero partisse Pulgar. 

Un altro che ha vacillato è stato Callejon, offerta del Granada: l’ex napoletano si sta legando a Firenze anche se per lui in campo le cose non stanno andando per il verso sperato. Però l’orgoglio del campione in queste circostanze può fare miracoli. Eysseric ha la stima di Prandelli e nessuna voglia di andarsene dalle rive dell’Arno, è proprio il caso di dire che a Firenze si sta benone… Il Crotone aveva provato a trasferire in Calabria il transalpino che però ha opposto un secco no. Anche Barreca che fino ad oggi ha trovato poco spazio nella Fiorentina sembrava in rampa di lancio, ma alla fine probabilmente resterà pure lui. Tutto rimandato a giugno.