TUTTA LA VERITÀ SUL CASO JOVETIC: ECCO PERCHÉ SI DECIDERÀ A GIUGNO

19.03.2013 00:00 di  Enzo Bucchioni   vedi letture
TUTTA LA VERITÀ SUL CASO JOVETIC:  ECCO PERCHÉ SI DECIDERÀ A GIUGNO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Una premessa non inutile: naturalmente tutti speriamo che Jovetic decida di rimanere a Firenze, felice e contento di poter crescere con la Fiorentina per vincere qualcosa in viola.

Detto questo, la situazione è molto chiara e Andrea Della Valle è sempre stato coerente. Ripercorriamo la vicenda punto per punto.

1) Nell'autunno 2011 la Fiorentina dimostrò la massima fiducia al giocatore proponendogli l'allungamento del contratto fino al 2016 anche se restavano dubbi sul completo recupero dopo l'infortunio e all'epoca non aveva gran mercato.

2) Nella primavera 2012, nel momento più difficile per la Fiorentina, Jovetic tra l'altro non legava con Delio Rossi, Jo-Jo disse in società  di voler andar via a fine stagione. Naturalmente la risposta fu no. Iniziò però il corteggiamento della Juventus sul giocatore e sul procuratore Ramadani tramite Sergio Berti  che lavora sia con la Juventus che con Ramadani per l'est europeo. La Fiorentina non è mai stata contattata direttamente.

3) Quando Andrea Della Valle venne a sapere di quanto stava succedendo decise di farsi forza di un contratto rinnovato appena pochi mesi prima e disse chiaramente al procuratore che Jovetic da Firenze non si sarebbe mai mosso, a costo di perderlo a paramentro nel 2016. Linea dura.

4) Poi, per essere ancora più chiaro e per motivare comunque il giocatore, Andrea Della Valle nell'agosto scorso incontrò Jovetic spiegandogli che attorno a lui voleva costruire una grande Fiorentina, profondamente rinnovata e competitiva. Promise anche un aumento dell'ingaggio a rendimento, fino al raddoppio da 2,2 a 4,4 nel caso del raggiugimento del traguardo dei 20 gol.

5) Fu poi stretto un ulteriore 'patto tra gentiluomini' a fine agosto quando si presentò il City con un'offerta monstre da 40 milioni (per la verità 70, 40 per Jovetic più 30 per Nastasic) ancora rifiutata da Andrea Della Valle. Fu ceduto solo Nastasic e Jovetic si impegno a giocare un'annata al massimo in viola con l'accordo fra le parti di rivedersi a fine stagione, appunto nel giugno prossimo, per valutare tutta la situazione a stagione finita.

6) Se Jovetic avesse ancora in testa l'idea di andar via dovrà dirlo in faccia ad Andrea Della Valle e motivarlo nel dettaglio. A quel punto la Fiorentina non insisterà oltre nel trattenerlo, i giocatori scontenti si possono bloccare un anno, allungare il brodo diventa controproducente.

7) E' chiaro che da qui a giugno le prospettive sono ancora tutte aperte, inutile fare previsioni. Il giocatore non ha ancora deciso, non è mai parso irremovibile nel corso della stagione, e se la Fiorentina dovesse conquistare la Champions è probabile che Jovetic decida di rimanere per farsi le ossa in Europa proprio con la Fiorentina.

8) La Juventus continua a mandare segnali, ma non direttamente. I canali sono sempre gli stessi Berti-Ramadani. Offerte dirette alla società non ne sono arrivate se non un sondaggio tiepido dell'Arsenal.

9) Qualora il giocatore a fine stagione insistesse nel voler andar via, la linea della Fiorentina è chiarissima: servono soldi in contanti, non verranno presi in considerazione scambi o dilazioni. Il prezzo fissato non potrà essere inferiore ai 35 milioni di euro.

Come si diceva una volta: volere Jovetic? Vedere cammello.

E se non arriverà nessun acquirente in grado di pagare Jovetic per quello che vale, Jo-Jo resterà ancora a Firenze visto che il suo contratto scadrà nel lontano 2016.

Questa è la storia, chiara, limpida e dai contorni molto netti come di solito usa fare Andrea Della Valle.

Insomma, Jovetic non è incedibile, quest'anno conterà anche la volontà del giocatore, ma la Fiorentina è disposta a vendere soltanto alle sue condizioni.

Ramadani e company sono avvertiti e come si scriveva una volta negli annunci 'astenersi perditempo'.

Enzo Bucchioni
 Direttore QS Quotidiano Sportivo
 (Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)