SOUSA RISCHIA LA SQUALIFICA PER L’ATTACCO AL PALAZZO. ZARATE, LO STOP NORMALE. ORA L’APPELLO. BADELJ NON ANDRÀ VIA, SOLO UN EQUIVOCO COL PROCURATORE. CONTRO IL TOTTENHAM SERVE UN’IMPRESA. TURN OVER MINIMO. ADV NON CI SARÀ
E’ la grande notte dell’Europa, la Fiorentina incontra il Tottenham, l’avversario più in forma del momento, ma a scaldare la vigilia sono ancora polemiche e contro polemiche.
La prima la scatena Paulo Sousa a proposito della squalifica di Zarate. Come sapete l’argentino è stato punito con tre giornate di squalifica per aver preso per il collo Murillo dell’Inter. Ebbene Sousa è sceso in campo a sorpresa, non solo per difendere il giocatore, ma anche per attaccare il Palazzo del Pallone. Le tre giornate, secondo Sousa, sono la punizione ideale per impedire a Zarate di giocare contro la Roma.
Premesso che i sospetti sulla correttezza del Palazzo del Calcio sono quasi sempre giustificati e ben riposti e l’attenzione va sempre tenuta alta, devo dire che l’uscita mourignana di Sousa mi ha sinceramente sorpreso. Volete sapere la mia?
La giudico fuori luogo perché sinceramente la Fiorentina fino ad ora non ha subito grandi torti e attaccare gratuitamente a volte può diventare un boomerang. Forse Sousa non conosce la giurisprudenza italiana, ma qualcuno doveva spiegargli che il giudice sportivo Tosel negli ultimi anni ha sempre comminato tre giornate di squalifica a chi commette atti di violenza contro un avversario. Lo avevo previsto perfino io nell’editoriale di martedi’ scorso, prima della sentenza, sempre su Firenzeviola. Se andate a rivedere, la casistica è piuttosto chiara. E se è vero che Zarate è stato provocato e colpito, le attenuanti potranno essere chieste e ulteriori filmati prodotti, ma in sede di appello.
In questo secondo grado spesso le squalifiche sono state ridotte a due giornate, vedremo cosa accadrà per Zarate. Caso mai la polemica sarebbe giustificata dopo l’appello nel caso in cui nnon venisse accolto.
Potremmo anche dire chissenefrega se Sousa ha attaccato il Palazzo, per continuità di pensiero potremmo anche pensare che ha fatto bene a prescindere, come succedeva a quel cinese che picchiava la moglie tutte le sere “tanto sa lei perchè”, ma attaccare così a freddo ci è sembrato strano. Tanto più che Zarate non è un titolarissimo.
Forse Sousa avrà i suoi motivi, ha giocato in Italia e conosce il mondo, ma quello che ci preoccupa ora è il suo possibile deferimento con una sanzione che potrebbe essere economica (una multa?) o sfociare in una squalifica visto che l’allenatore viola è nel libro dei cattivi dopo due espulsioni consecutive. Perdere l’allenatore nel momento decisivo della stagione sarebbe sgradevole.
Naturalmente le parole di Sousa sono state ben bene strumentalizzate e ingigantite da certi media nazionale per creare un bel caso attorno alla Fiorentina. Situazioni del genere, secondo me, vanno evitate non solo per il fair play (Zarate ha comunque sbagliato) ma anche per tenere quel basso profilo che paga sempre soprattutto quando sai di avere meno potere di altri. La Roma nella fattispecie.
Altro caso è quello fatto scoppiare da uno dei procuratori di Badelj (è gestito da una società) che minaccia di portare via il giocatore a fine stagione. Una premessa: Badelj ha il contratto fino al 2018 con una opzione fino al 2019. A occhio la vedo dura portarlo via.
Comunque il procuratore lamenta degli emolumenti (li chiamano cosi’) non pagati per le sue prestazioni durante il passaggio del giocatore dalla Germania all’Italia. Non si capisce bene se è rimasto in sospeso qualche rimborso spese o se tra un "Lo pago io" il giocatore, "Lo paghi tu" la società, il personaggio in questione debba davvero avere degli arretrati.
In Fiorentina hanno subito controllato e parlano di "un equivoco". I viola sono giustamente attenti ai bilanci, ma ci tengono molto anche a non avere pendenze con nessuno. Puntualità e precisione nei pagamenti sono un dogma tanto che i giocatori della Fiorentina sono fra i pochissimi in Italia a ricevere regolarmente lo stipendio senza ritardi, nel giorno stabilito.
Se il procuratore deve avere ancora qualcosa lo avrà in tempi rapidi, se sono rimaste in sospeso le spese nella cessione dall’Amburgo ai viola, comunque sarà risolto tutto in poche ore, Tranquilli, Badelj resterà a Firenze.
E probabilmente giocherà questa sera dall’inizio. Sousa ha parlato di turn-over, ma tra la gara con il Tottenham e quella di domenica con l’Atalanta è sicuramente più importante quella di stasera, il turno over sarà fatto a Bergamo.
Gli inglesi, secondi in campionato, stanno giocando un grande calcio fatto di fisicità, folate e movimento continuo, ma anche grande equilibrio in fase difensiva. Pochettino ha fatto un grande lavoro, in più ci sono giocatori di grande qualità. Sulla carta il Tottenham di stasera è molto più forte di quello dell’anno scorso, ma la Fiorentina ha un gioco e una personalità che non sono secondi a nessuno.
I viola dovranno nascondere la palla agli inglesi, fare possesso è un obbligo. Chiudere gli spazi altrettanto. La compattezza dovrà essere fondamentale con ripartenze veloci in verticale.
Sulla formazione, come al solito, c’è la massima incertezza. Per me Sousa farà giocare la squadra più esperta, più abituata a certe sfide. La difesa è obbligata con Sepe in porta, Tomovic, Gonzalo e Astori (complimenti) nella linea a tre. A centrocampo prevedo Kuba, Vecino, Badelj e Alonso. Dietro Kalinic il duo Borja Valero-Bernardeschi. Questa sarebbe una squadra compatta, ma capace comunque di attaccare con tanti giocatori. L’ipotesi Babacar è plausibile. Mi sembra più difficile vedere Zarate dall’inizio, ma visto che conosce gli inglesi ed è in gran forma, potrebbe essere una carta da giocare.
Prima della partita ci sarà un Cda nella sede viola con collegamento in video con Casette d’Ete. Fino a ieri sera Adv era deciso a non venire a Firenze, come sappiamo non ha digerito il distacco di parte della tifoseria dalla società, in attesa di nuove mosse distensive da una parte e dall’altra, salvo sorprese il ghiaccio non sarà rotto stasera.
Nel Cda si farà un’analisi dei conti gestionali dopo la recente campagna acquisti e si metteranno a fuoco le possibilità di budget per il mercato dell’estate. Tutti parlano di riunione per questioni tecniche, niente di politico.
Si discuterà anche dello stadio e della richiesta di slittamento dei termini della presentazione del progetto, ma anche del main sponsor. L’accordo con una multinazionale è stato vicinissimo, poi non è arrivato il gradimento della proprietà.