SCETTICISMO (PREVENTIVO) SUL MERCATO E IMMEDIATO FUTURO: IN ARRIVO LA RISPOSTA DEI DV ALLA RICHIESTA DI UN INCONTRO
Non ha voluto rilasciare nessun tipo di dichiarazione, Andrea Della Valle, ma è comunque importante la volontà di rispondere ai tifosi filtrata nella giornata di ieri. A breve la proprietà viola dovrebbe fornire anche una prima risposta alla richiesta di incontro arrivata nei giorni scorsi dopo l'assemblea del Centro Coordinamento Viola Clubs, e il segnale in questione non può che essere positivo. Si potrà eccepire che non necessariamente dai chiarimenti in arrivo si potrà ripartire con un rinnovato sodalizio tra Della Valle e Firenze, ma sempre meglio qualche forma di chiarimento che il più assoluto silenzio. E la sensazione è che stavolta sia davvero possibile confrontarsi e capire meglio le idee dei proprietari viola.
D'altronde spiegare, raccontare gli indirizzi, specificare dove vuol andar a parare la Fiorentina nei prossimi mesi non può che essere un bene. Per tutti, e non esclusivamente per un'ampia fetta di tifoseria rimasta persino spiazzata dai rapidi movimenti della società sul mercato di gennaio. E' sullo scetticismo preventivo che si è diffuso intorno agli arrivi di Muriel, e in particolare di Traorè, che la Fiorentina deve riflettere. Domandandosi come mai di fronte a investimenti come quello per l'ivoriano dell'Empoli, il primo pensiero della gente sia andato alle future e dolorose cessioni.
Anche quando i viola riescono a giocare d'anticipo, in altri termini, il retro-pensiero dell'imminente addio a qualche campione (Chiesa, Milenkovic, Veretout) avvolge qualsiasi sensazione immediata, quasi che oggi come oggi fosse impossibile fidarsi ciecamente della Fiorentina. In realtà aver già avviato adesso l'operazione di rinforzo, anche a fronte di partenze pesanti in estate, è un positivo sinonimo di programmazione, tanto più in un anno in cui le stesse strutture del club sono destinate ad ampliarsi. Tanto per intendersi: molto meglio un Traorè oggi nel caso in cui partisse Veretout, che non un Tello o un Gil Dias a sostituire Bernardeschi. In fondo in un calcio dove conta il potere economico è solo in questo modo che si può pensare comunque a una forma di evoluzione.
E poi se per lo stadio non si esce dall'unica opzione disponibile, quella di attendere il progetto definitivo, per il centro sportivo tutto sembra ormai apparecchiato, tanto vale sottolineare l'intervento in questione in linea con la volontà di allestire una squadra sempre più giovane (l'operazione Traorè ne è la conferma). Giovani di valore che possano mantenere la Fiorentina in quella dimensione europea che Pioli e i suoi dovranno riconquistarsi nel girone di ritorno, e giovani da far crescere in un neonato centro sportivo che possa realmente dare vita a una "cantera viola". In attesa degli altri sviluppi del mercato (dalle tante cessioni all'arrivo di un centrocampista) sono soprattutto questi i programmi dei quali la Fiorentina non deve assolutamente aver paura di parlare.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it