REMARE TUTTI DALLA STESSA PARTE. POI LA RESA DEI CONTI

13.04.2012 00:00 di  Laura Bandinelli   vedi letture
Laura Bandinelli
Laura Bandinelli
© foto di Firenze Viola

Se non ci fosse stata la vittoria di San Siro nessuno avrebbe avuto rimpianti sul campionato della Fiorentina e sulll'effettivo valore dei suoi giocatori. Invece adesso diventa complicato immaginare cosa succedera' nelle prossime partite perche' la squadra ha evidentemente delle risorse limitate che tira fuori soltanto in situazioni di estremo bisogno. Servirebbe continuita' per scacciare l'incubo retrocessione, servirebbero prestazioni normali per portare a casa risultati dignitosi. E siccome si avvicina la riapertura del mercato e' possibile che ci siano interessi personali che possano spingere qualche giocatore a dare qualcosa di piu' rispetto al passato. Il messaggio che Diego Della Valle ha consegnato ai gigliati prima della sfida contro il Milan ha avuto un effetto immediato ma non duraturo. Lo spogliatoio ha capito che a giugno ci sara' un radicale cambiamento e che certe riconferme saranno tutt'altro che scontate. Chi come Amauri rischia di restare senza contratto dovra' sputare sangue per trovare degli estimatori, Behrami e Jovetic, i punti cardine su cui si fondera' il nuovo progetto, dovranno continuare a far bene per mantenere inalterata la loro credibilita'. Spettera' a loro il compito di convincere i Della Valle a costuire una squadra davvero competitiva per puntare all'Europa e sicuramente verranno ascoltati anche sul tema allenatore. Un calciatore e' in grado di percepire delle senzazioni che nessun dirigente ha. E' sbagliato fidarsi solo di un settore, ma altrettanto deleterio e' ignorare completamente questa parte, dando poteri illimitati a un direttore sportivo. Chi puo' trarre beneficio da una tragica retrocessione? Nessuno. E allora, meglio remare tutti dalla stessa parte a costo di mandare giu' bocconi amari. Poi sar' il tempo dei saluti e della resa dei conti. Diego e' intenzionato a far pulizia, e forse a qualcuno
converrebbe sparire prima.

Laura Bandinelli

giornalista de La Stampa