ORA LA RICONQUISTA DELLA NORMALITÀ. POI SERVE UN PIRLO

11.04.2012 00:00 di  Luigi Garlando   vedi letture
Luigi Garlando
Luigi Garlando
© foto di Firenze Viola

La vittoria di San Siro non e' stata la guarigione. Anzi, se vogliamo, e' ancora un segnale di patologia. Non e' normale perdere 5-0 in casa contro una pretendente allo scudetto e poi battere in trasferta l'altra pretendente. Sembrano gli sbalzi d'umore di un malato sotto gli effetti dei farmaci. Cio' di cui ha bisogno la Fiorentina non sono imprese isolate, ma una continuità di rendimento e di risultati. Riappropriarsi della normalita' non consolarsi con l'eccezionalita' di una prestazione. In questo senso, piu' che il risultato sensazionale di San Siro, sono altre le medaglie portate a casa: hanno deciso il giocatore di maggior talento (Jovetic) e l'attaccante piu' qualificato (Amauri); quasi tutti i giocatori (vedi De Silvestri) hanno avvicinato i loro picchi di rendimento; la squadra ha lottato compatta, con applicazione e motivazioni; l'allenatore ha dato l'assetto giusto e ha pilotato opportunamente la partita'; la proprieta' ha trasmesso i messaggi giusti alla vigilia e ha confortato il gruppo con la presenza.
Tutto come dovrebbe essere, la normalita' appunto, che in questa stagione eccezionalmente disgraziata e' mancata troppo spesso alla Fiorentina. Da qui alla fine della stagione, ogni passo deve essere mosso in questa direzione: nella riconquista della normalita', nella capacita' di spendere in campo il proprio valore. Contro il Palermo, per esempio, e' atteso un passo importante in questo senso: riappropriarsi del proprio stadio, del proprio popolo. Tornare a fare del Franchi un castello che intimidisce gli avversari e non chi lo abita. Una volta riconquistata la propria normalità, in questo finale di stagione, potra' scattare il piano annunciato da Diego Della Valle: quello di una Fiorentina da Champions che torni a divertire e a divertirsi.
La Juventus, cui probabilmente Amauri ha regalato lo scudetto, suggerisce la rotta di mercato per attrezzare una squadra del genere: un Pirlo, prima di tutto. Cioe' un centrocampista di grande qualita' e personalita'. E poi una colonna difensiva con le stesse caratteristiche: personalita', qualità ed esperienza. Alla Juve manca un fuoriclasse a nord di Buffon e Pirlo. La Fiorentina  che il fuoriclasse offensivo ce l'ha gia' (Jovetic), deve invece trovare due ottimi giocatori a sud di Jo-Jo, uno per reparto. Posta questa spina dorsale solida, puo' anche completare l'organismo con i buoni giovani che ha in casa e con altri su cui scommettere. Ma prima di cercare il suo Pirlo e il suo Thiago Silva, la Fiorentina ha l'obbligo di ritrovare per intero la normalita' perduta.

Luigi Garlando

prima firma de La Gazzetta dello Sport